Botta e risposta in Consiglio comunale a Trapani sul pattinodromo e sui Campionati Italiani di Pattinaggio. Protagonisti: il consigliere d’opposizione Salvatore Daidone e l’assessore Emanuele Barbara. Il primo accusa, il secondo prova a spiegare. Ma in mezzo c’è un punto che continua a non quadrare: l’agibilità della struttura era davvero completa?
Il casus belli nasce da una interrogazione presentata da Daidone, che ha messo in discussione l’iter autorizzativo del pattinodromo, ristrutturato e riaperto in tempo per ospitare gli Assoluti di pattinaggio. Una grande festa per la città, certo, ma secondo Daidone gestita con troppa leggerezza.
“Non vorrei che qualcuno pensasse che siccome sono all’opposizione io sia contro gli eventi sportivi. Anzi. Ma il verbale della Commissione di vigilanza è stato firmato il 3 giugno alle 15:45, e la manifestazione cominciava il 5. Questo non è un dettaglio. È un problema”.
Daidone è andato negli uffici comunali per verificare gli atti. E afferma di non aver trovato alcun “certificato temporaneo”, come definito dall’assessore Barbara in aula la sera precedente.
“Ho chiesto al SUAP, mi hanno detto che lavorano fino alle 19 per carenza di personale. Ma quel certificato non c’è. C’è un verbale. Lo vogliamo chiamare certificato? Bene, ma diciamolo chiaramente”.
Non è una questione di lessico, per Daidone. È una questione di metodo. E il metodo non gli piace. “Il campionato era noto da mesi. Perché arrivare all’ultimo? Perché fare le verifiche all’ultimo? Se poi l’assessore stessa ammette che la messa a terra non funzionava, che alcuni quadri non erano a posto... allora qualcosa non va”.
Barbara ha provato a mettere ordine. Il certificato di agibilità, ha spiegato, esiste eccome: è il n. 1723 del 2022, firmato dal dirigente comunale Orazio Amenta. Valido e in vigore.
“Il verbale della Commissione, redatto ai sensi dell’art. 68 del TULPS, autorizza lo svolgimento della manifestazione. Non è un’agibilità edilizia, ma è la base per usare lo spazio per uno spettacolo pubblico”.
E sulla famigerata prova di carico della tribuna? La verifica strutturale ha validità decennale. Il collaudo tecnico-amministrativo è stato fatto nel 2022 e riguarda anche la tribuna. Dire che non è sicura è una bugia. E comunque, per chiudere ogni polemica, chiederemo ai Vigili del Fuoco di farne una nuova, nei tempi da loro previsti”.
Ma Daidone non ci sta. E rilancia. “Il problema non è il verbale. È l’abitudine. Se da ora in poi ogni evento si basa su un verbale fatto due giorni prima, salta tutto il principio di programmazione. Le associazioni ci chiedono da mesi come poter fare manifestazioni. Vogliamo davvero dire loro: aspettate l’ultimo momento e fate un verbale?”
Il nodo politico resta tutto lì: organizzazione, trasparenza, tempi. E un certo fastidio per il tono rassicurante di Barbara, che ha liquidato le critiche parlando di “terrorismo comunicativo” e promesse di denunce per chi mette in dubbio l’operato dell’amministrazione.
“Fare opposizione è facile – ha detto l’assessore – governare è più difficile. Ma dire che il pattinodromo non è agibile è falso. E alimentare il panico tra le famiglie è un atto grave”.
Nel frattempo, però, la polemica corre veloce. Sui social, in aula e nei corridoi. La tribuna è stata usata, i campionati si sono svolti, tutto è filato liscio. Ma l’impressione è che le verifiche vere, quelle politiche, non siano ancora finite.