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16/06/2025 08:19:00

Antonini - Tranchida: altro giro di veleni social

Un’altra giornata, un altro scontro. E ormai la sensazione è che non si giochi più solo sul parquet del Palashark, ma anche – e soprattutto – sui social e in tv. L’ultimo botta e risposta tra il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e il presidente del Trapani Shark, Valerio Antonini, è andato in scena tra post, citazioni, allusioni e accuse pesanti, mentre sul tavolo restano i nodi non sciolti: i 120mila euro di bollette non pagate dalla società sportiva, la mancata installazione dell’aria condizionata al palazzetto e il futuro stesso del progetto cestistico.

Antonini, che nel frattempo annuncia una conferenza stampa "clamorosa" il prossimo 4 luglio, scrive su X:

“Racconteremo le verità con fatti sugli ultimi 7 mesi. Dagli accadimenti interni a Telesud che ci hanno costretto a cambiare management e visione, al falsari e truffatori incontrati nel Trapanese, alla Politica locale e tutto ciò che ha tentato per mesi di cacciarmi e ridurre di nuovo nella nullità lo Sport che conta Trapanese”.

Poi aggiunge l’hashtag che è già tutto un programma: #SBARBARIAMOCI.

Il Sindaco Tranchida, da parte sua, risponde con ironia citando Abraham Lincoln e parlando del 4 luglio come del giorno del "Panem et circenses". Antonini non la prende bene, e attacca:

“Complimenti al nostro attuale Sindaco. Non pensavo che alle scuole che ha frequentato insegnassero anche le teorie di Lincoln. Di solito si fanno all’università”.

E rincara la dose accusando il Comune di “campagna di disinformazione” orchestrata da “mediocre suggeritore” e minacciando ricorsi, richieste di danni e il ritiro del progetto Shark da Trapani.

Tranchida replica ancora:

“I miei mi hanno assicurato, con grande sacrificio, le scuole che ho frequentato, provandone a farne tesoro. Chi invece, vantandosi di studi universitari, non mi pare li abbia messi a frutto nella diatriba con l’Ente comunale. Non è pensabile che siano i cittadini trapanesi a pagare le bollette di un impianto gestito da una SSD – poi trasformata in Srl – in violazione della convenzione”.

Antonini, infine, accusa il Comune di volerlo cacciare “per ripicca personale”, e afferma:

“Se queste sono le premesse, si comunichi che il tavolo di lavoro non interessa più. Passiamo a un terzo giudicante e presentiamo le nostre sacrosante richieste economiche per l’indebito profitto del Comune in caso di revoca della concessione. Se il basket andrà via da Trapani, la colpa sarà sua, sindaco”.

Il vero problema

E così, tra offese scolastiche e rivendicazioni muscolari, si perde di vista la sostanza. In una città che sogna la Serie A, lo scontro istituzionale rischia di lasciare solo macerie. Oggi, il tavolo tecnico tra Comune e SportInvest avrebbe dovuto trovare una sintesi, ma con questi toni è difficile immaginare un punto d’incontro.

Il sindaco ribadisce il sostegno agli investimenti, ma “nel rispetto delle regole”. Antonini rilancia le accuse, alza la posta e si prepara alla sua personale “festa dell’Indipendenza” il 4 luglio, forse pensando a una dichiarazione d’addio o a un nuovo scontro pubblico.

 



Sport | 2025-12-22 15:26:00
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