È iniziata con un’intensa attività operativa l’edizione 2025 di “Mare e Laghi Sicuri” nel Circondario Marittimo di Trapani. La Guardia Costiera è stata impegnata su più fronti nel primo fine settimana della campagna estiva di sicurezza, tra soccorsi in mare, sequestri di attrezzature illegali e sanzioni contro comportamenti vietati.
Soccorse due persone al largo di Marettimo
Venerdì mattina, l’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo è intervenuto nelle acque antistanti Cala Manione per soccorrere due persone rimaste alla deriva a bordo di un natante in avaria. L’equipaggio della motovedetta G.C. B 166 ha verificato le condizioni dei diportisti e scortato l’imbarcazione in porto in sicurezza.
Rete da pesca non segnalata all’ingresso del porto
Sabato è stato il turno della M/V 770 della Capitaneria di porto di Trapani, che ha recuperato e sequestrato una rete da pesca non segnalata, lunga circa 300 metri, nei pressi dell’ingresso del porto. La rete costituiva un serio pericolo per la navigazione. Nella stessa giornata, è stata elevata una sanzione da 130 euro a un conduttore di acquascooter trovato privo di documenti a bordo.
Ricci di mare pescati illegalmente
Domenica, invece, i militari della Capitaneria hanno fermato un diportista che trasportava a bordo ricci di mare, nonostante il divieto assoluto di pesca nei mesi di maggio e giugno imposto dalla normativa regionale per tutelare la riproduzione della specie. I ricci, ancora vivi, sono stati rigettati in mare, mentre per l’uomo è scattata una sanzione di 1.000 euro.
Ormeggio pericoloso e natanti sottocosta
Sempre nel weekend, un altro diportista è stato sanzionato per ormeggio troppo vicino alla zona di balneazione a Baia Cornino, in violazione dell’ordinanza balneare 191/2025. La multa: 229,50 euro.
Controlli anche a Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, dove sono stati elevati 5 verbali amministrativi a imbarcazioni e natanti ancorati troppo vicino alla costa: 229,50 euro per i natanti, 459 euro per le imbarcazioni.
Palangaro pericoloso a San Giuliano
Infine, ieri mattina a San Giuliano, a circa 30 metri dalla riva, è stato rinvenuto un palangaro con 250 ami, privo di qualsiasi segnalazione. L’attrezzo, potenzialmente pericoloso per i bagnanti, è stato recuperato e sequestrato dalla motovedetta CP 770.