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26/06/2025 18:00:00

 “Nell’isola che non c’è”: il libro di Beniamino Biondi alla scoperta dei borghi fantasma di Sicilia

Uscirà il 29 giugno in tutte le librerie e negli store online Nell’isola che non c’è. Guida ai borghi fantasma di Sicilia, il nuovo libro di Beniamino Biondi pubblicato da Edizioni Il Palindromo (320 pagine, 22 euro). Un lavoro monumentale e appassionato, frutto di tre anni di ricerche, sopralluoghi e scoperte in alcuni dei luoghi più remoti dell’isola, alla riscoperta di una Sicilia dimenticata.

Un viaggio nei luoghi sospesi nel tempo
Il volume esplora un patrimonio storico e architettonico poco conosciuto: decine di borghi abbandonati, sorti tra il 1922 e il 1974, oggi sospesi nel silenzio e nella solitudine dell’entroterra siciliano. Nati per volontà del regime fascista e successivamente rilanciati dall’Ente per la Riforma Agraria, questi insediamenti rappresentarono il tentativo – spesso fallito – di popolare le campagne e superare il modello del latifondo.

Oggi questi borghi giacciono come rovine metafisiche, testimoni di una modernità incompiuta, architetture razionaliste intrappolate nel tempo, simboli di un’utopia rurale che non ha mai trovato compimento. Biondi li racconta come “esiliati di pietra”, luoghi sospesi tra storia e dimenticanza.

L’unica mappatura completa dei borghi rurali siciliani
Nell’isola che non c’è si presenta come la prima mappatura completa ed esaustiva di oltre cento insediamenti rurali siciliani. L’autore ne ripercorre le origini e le trasformazioni, restituendo attraverso il racconto dei luoghi la complessa vicenda della riforma agraria siciliana, dal progetto autoritario fascista fino al declino del mondo contadino nel secondo dopoguerra.

A metà tra memoriale, saggio storico, indagine architettonica e libro di viaggio, il volume si configura come una narrazione plurale, arricchita da una forte componente letteraria e visiva: fotografie, testimonianze, aneddoti e una cartina allegata con la precisa ubicazione di ogni borgo.

Un romanzo delle “città invisibili”
“Un vero e proprio atlante della memoria collettiva” – così lo definisce l’urbanista Maurizio Carta nella prefazione al libro. “Esistono libri infiniti che generano mondi, che moltiplicano storie, che aprono porte… quello di Biondi è uno di questi. Ogni lettore troverà una personale mappa inusuale per scoprire una costellazione di piccoli punti oggi opachi, disseminati nella Sicilia rurale. Una ragnatela di insediamenti, un arcipelago di rovine e resistenze.”

Un tour di presentazioni in tutta l’isola
Dopo la prima presentazione alla Marina di Libri di Palermo, il libro sarà protagonista di un tour estivo in numerose località siciliane, a partire da Agrigento, città natale dell’autore. Le tappe toccheranno borghi, biblioteche, festival letterari e associazioni culturali, portando il racconto di questa Sicilia invisibile direttamente nei luoghi che ne sono protagonisti. Con Nell’isola che non c’è, Beniamino Biondi firma un’opera fondamentale per chi voglia conoscere l’anima più remota e poetica dell’isola: un libro che non solo racconta, ma restituisce senso e voce a ciò che sembrava perduto.