«La fotografia emersa dall’attività di ricognizione negli ex consorzi Asi della Sicilia occidentale parla chiaro: il 70% degli insediamenti risulta irregolare. Era necessario intervenire e lo stiamo facendo con la riforma che abbiamo fortemente voluto, insieme al presidente Renato Schifani, per riportare ordine, trasparenza e legalità nelle aree industriali». Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, commenta i risultati del monitoraggio condotto dal commissario liquidatore Michele Cimino nelle ex aree di sviluppo industriale di Palermo (Brancaccio, Termini Imerese e Carini), Agrigento, Trapani, Caltanissetta e Gela.
L’analisi dei circa mille insediamenti esistenti ha fatto emergere una situazione allarmante: sette su dieci risultano abusivi. Un dato che fotografa un lungo periodo di gestione approssimativa e carente, ma che oggi si cerca di superare attraverso un percorso di riordino e regolarizzazione.
«La possibilità di sanare le posizioni, prevista dalla nuova legge regionale, rappresenta una vera occasione per chi vuole uscire dall’abusivismo e rientrare nella legalità – prosegue Tamajo –. È un’opportunità per le imprese, ma anche per l’intero sistema produttivo siciliano, che ha bisogno di regole certe, di diritti e doveri uguali per tutti. La linea è tracciata e non si torna indietro: le zone industriali devono finalmente diventare luoghi di sviluppo, attrattività e rispetto delle regole».
Il lavoro di ricognizione condotto dal commissario Cimino, nonostante le difficoltà operative (attualmente può contare sul supporto di poche unità dell’Irsap solo una volta a settimana), ha come obiettivo la ricostruzione del patrimonio immobiliare per ciascuna ex area industriale e la predisposizione dei bilanci. I beni, che comprendono anche infrastrutture oggi in disuso come pontili, reti elettriche e fognarie, spesso gravati da vincoli e pignoramenti, saranno successivamente messi in vendita.
«Il futuro industriale di queste aree – ha dichiarato Cimino – dipenderà molto dalla regolarizzazione degli immobili e dei terreni presenti, nei limiti consentiti dalla legge. La percentuale di irregolari è altissima, ma per loro si apre la possibilità di tornare alla normalità pagando il pregresso e uscendo dall’abusivismo. Questo aiuterà l’imprenditoria ed eviterà contenziosi e perdite di tempo».
Entro l’anno, è previsto che vengano pubblicati sui siti dei consorzi e dell’Irsap gli elenchi dei beni alienabili. La Regione avrà 90 giorni per esercitare il diritto di prelazione, seguiti da altri 60 giorni a favore degli affittuari eventualmente interessati, purché in regola.
«Ringrazio il commissario Cimino per il lavoro che sta portando avanti con grande impegno e competenza, nonostante le difficoltà – conclude Tamajo –. Continueremo a sostenerlo in questo processo di riordino e valorizzazione. Solo partendo dalla legalità può nascere una nuova stagione industriale per la nostra Isola».