×
 
 
27/06/2025 16:15:00

 A Pantelleria è polemica sui voli estivi: “Altro che 18 tratte in più, i numeri non tornano”

È di pochi giorni fa l’annuncio dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò, che ha comunicato l’incremento dei collegamenti aerei verso le isole minori siciliane per l’estate 2025. Secondo quanto dichiarato, tra luglio e agosto verranno operate 65 tratte aggiuntive con tariffe agevolate: 47 su Lampedusa e 18 su Pantelleria, in collaborazione con Dat Volidisicilia.

“Abbiamo accolto le richieste dei territori – ha spiegato Aricò – e trovato le risorse necessarie per potenziare i collegamenti da e per Palermo, Trapani e Catania. Questo incremento porterà oltre 3.000 passeggeri in più, supportando sia il turismo che i residenti”. I costi per i residenti vanno dai 33,02 euro per Trapani-Pantelleria ai 50,79 euro per Palermo-Lampedusa, mentre per i non residenti variano da 43,02 a 66,83 euro.

L’assessore Savarino: “Il governo Schifani vicino alle isole minori”
All’entusiasmo di Aricò si unisce quello dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusy Savarino, che saluta positivamente il potenziamento estivo. “Ringrazio il collega Aricò per questo intervento concreto – ha detto Savarino – che va incontro alle esigenze delle isole minori. Lampedusa e Pantelleria avranno più voli nei mesi di maggiore affluenza. È una risposta chiara e tangibile a chi vive e lavora in questi territori”.

Ma da Pantelleria arriva la smentita: “Voli condivisi, numeri gonfiati”
Ben diversa la lettura che arriva da Pantelleria, dove l’assessore comunale al Turismo e ai Trasporti, Federico Tremarco, mette in dubbio l’effettiva portata dell’annuncio. “Ogni estate ha le sue illusioni. Quella del 2025 sono i famosi 18 voli in più. Peccato che – come nei bilanci creativi – i numeri non tornano”. Secondo Tremarco, nessuno degli 8 voli previsti a luglio per Pantelleria sarebbe diretto. Si tratterebbe infatti di tratte condivise con Lampedusa, con un solo aereo, due scali e capienza dimezzata. “In pratica, 18 voli sulla carta ma solo 9 effettivi. Sempre che ci sia posto. È come nel calcio: puoi tirare venti volte in porta, ma se non segni, hai perso”.

“Disparità con Lampedusa, violato il Regolamento europeo”
L’assessore pantesco richiama il Regolamento (CE) n. 1008/2008, che regola la continuità territoriale aerea e garantisce l’accesso equo ai collegamenti nelle isole minori. “Se una isola ha 47 voli diretti e l’altra zero, è evidente che c’è una disparità. Pantelleria non può essere trattata come una postilla a piè di pagina della Sicilia”.

Per Tremarco, non si tratta solo di una questione numerica, ma politica e sociale. “Non è solo un errore aritmetico. È un errore politico. Non possiamo accettare che Pantelleria venga considerata una destinazione di serie B. La continuità territoriale è un diritto, non un favore”.

Il Comune di Pantelleria: “Non resteremo fermi”

L’amministrazione comunale annuncia battaglia: “Ci faremo sentire in tutte le sedi competenti. Chiediamo rispetto per il nostro territorio, per i nostri cittadini e per il nostro sviluppo. La continuità non può essere solo una promessa da campagna stampa, ma un impegno concreto”.

Se per la Regione l’estate 2025 sarà all’insegna dei voli potenziati, per Pantelleria è invece l’ennesima occasione mancata, con voli condivisi, zero tratte dirette e diritti disattesi. La questione della continuità territoriale in Sicilia si conferma dunque tema cruciale, non solo per il turismo, ma anche per l’equità sociale e il diritto alla mobilità dei cittadini delle isole minori.