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28/06/2025 06:00:00

Shark, che campionato sarà? I nomi del mercato

Seguo il basket da oltre 30 anni e mai mi era capitato di assistere a rivoluzioni così drastiche. Il riferimento è riconducibile alle società di LBA che stanno affilando le armi per una nuova stagione che si prospetterà molto più impegnativa della precedente, considerando che le neo promosse corrispondono a due team  blasonati che hanno scritto la storia del basket italico

 

Sia Cantù che Udine, neopromosse, promettono fuoco e fiamme in questo torneo e soprattutto hanno notevoli capitali da investire ed un entusiasmo impareggiabile come tutte le matricole.  L’utilizzo di soli 2 americani nel passato torneo e la possibilità di acquisirne altri 4,  le potrebbero trasformare in mine vaganti. 

 

Altra novità sono I prezzi degli ingaggi saliti alle stelle e quindi oneri non certo trascurabili per confermarsi o divenire competitivi e performanti. Senza considerare che la maggior parte delle società si dovrà attrezzare per arricchire i roster, sia in termini qualitativi che quantitativi per la contestuale partecipazione nelle Coppe europee, ben 4. Quindi le rivoluzioni “ copernicane”, cioè il ribaltamento delle filosofie operative  nel passato adottate, potrebbero rivelarsi del tutto inadeguate. Un processo già avvenuto in Spagna, Grecia, Turchia, con punte singole in Francia ( Paris) e addirittura nel Principato di Monaco. Ergo, tutti i presidenti che mirano a posizioni ambiziose, intenderanno allestire compagini senza guardare troppo al portafoglio. Il geocentrismo di Niccolò Copernico trasformato in egocentrismo delle Governance. Ma non tutte potranno viaggiare in terreno positivo negli andamenti borsistici del baloncesto. Società come Trento, che appena l’anno scorso per diverse giornate guidò la classifica, si trova ora in grandi ambasce per la fuga dell’intero starting five, appetibile da grandi squadre. Anche il tecnico Galbiati, annusando il vento contrario , ha cercato riparo verso la più temperata e ricca Gran Canaria, asserendo che la scelta era maturata prima della coppa Italia ( dicono tutti cosi per non passare da ingrati, o peggio). Da tempo erano nell’aria anche le scelte dei due giocatori più forti: Shengelia che da Bologna va a Barcellona e Mirotic da Milano a Monaco, alla corte del Principe Ranieri. 

 

Brescia, dopo aver perso il condottiero Poeta, che ha preferito fare da assistant coach a Messina nell’Armani, sta cercando di fare quadrato su Bilan, miglior pivot per rendimento. Ma qualche difficoltà a confermare gli altri sembra avvertirla. Solo il” vecchio” Della Valle è sicuro di rimanere, mentre altri giocatori come Ndour e Burnell sono in modalità scouting , cioè alla ricerca della squadra o dell’ingaggio migliore. Per esempio Ivanovic, il playmaker è sotto osservazione dagli Squali. Segnali di drastici cambiamenti anche da Milano, reduce da una stagione deludente, sia in campionato che in coppa, dopo i massicci investimenti “confezionati” dallo stilista-presidente. Discorso diverso per Bologna, che ha eretto come punto di riferimento Pajola. DusKo Ivanovic,  costruirà intorno al playmaker nazionale l’intero complesso. Essendo subentrato in corsa a Luca Banchi, il montenegrino vorrà costruirsi, a sua immagine e somiglianza, un roster che, oltre a bissare lo scudetto, possa evitare le figuracce in Eurolega, penultima precedendo la sola Alba Berlino. 

 

Ma arriviamo alle caserecce filosofie operative: il Trapani sembra sia scampato allo stravolgimento del suo roster per i preventivi rinnovi dei migliori. Il solo Horton è sfuggito a questa regola, approdando in laguna e a quanto sembra, la sua scelta era maturata da tempo. Non credo che Venezia abbia pagato più dollari rispetto a quelli che Antonini potesse prospettare per trattenere il forte Pivot, “pecunia non olet”  e nemmeno ritengo che i rapporti con Repesa siano stati cosi tesi da spezzare la corda. Il croato, sempre l’ho sottolineato negli articoli precedenti, lo teneva in altissima considerazione, elevandolo a leader assoluto della squadra, unico interlocutore e trait d’union. Ed allora quali potevano essere stati i motivi scatenanti, tali da chiudere qualsiasi tipo di legami con tecnico e giocatori ? Per esclusione si arriva all’esame con i rapporti col Presidente. Si è malignamente vociferato che qualche borbottio era trapelato per certi ritardi nei pagamenti che spesso urtano la suscettibilità dei giocatori USA. Ma io propendo per la tesi sulla filosofia operativa verticistica della Governance, poco gradita ad un atleta dai forti principi etico- morali e dotato di grande personalità. Tant’ è vero che dopo il raggiunto accordo con Venezia, il giocatore non ha potuto esimersi dal ringraziare tutti con un ecumenico ed anche presidenziale “ Amerò sempre Trapani”, ricevendo in cambio un post al vetriolo, con quel “Che risate”, più congeniale ed attinente ad un film da cinepanettone che ad un giocatore che ha dimostrato assoluta professionalità fino alla fine. E’  risultato il migliore dei playoff, anche con il contratto della Reyer in saccoccia. 

 

 

Comunque i giocatori ed i presidenti passano mentre Trapani resta come entità non solo sportiva, ma soprattutto come culla di civiltà, anche nel giudicare gli esodi. Per ritornare alla campagna acquisti, nel mirino dello scouting societario figurano diversi giocatori, sia quelli annunciati dalla televisione del Presidente, sia quelli mantenuti sotto traccia. Il riferimento va a giocatori come Alessandro Cappelletti, anno scorso a Sassari, Nikola Ivanovic playmaker del Brescia, ma ambitissimo anche dall’omonimo coach connazionale Dusko , Denzel Valentine, guardia triestina, uno che tirerebbe anche dal parcheggio di casa , Ismael Kamagate, centro imponente di 2.11 militante nel Derthona. Nel mirino dovrebbero anche figurare giocatori di alto spessore tecnico come Leonardo Totè centro di 2.11, l’ anno scorso a Napoli, Kwan Cheatham , ala pura di 2.08, da Reggio e Tommaso Baldasso , del Derthona. Non si escludono sicuramente colpi a sorpresa, fuori da questo lotto, tenuti top secret pe motivi di concorrenza.

 

Il Sorcio Verde



Basket | 2025-12-07 21:13:00
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La Shark vince a Treviso nonostante gli uomini "contati"

Vittoria importantissima per la Trapani Shark che espugna Treviso 89-82 al termine di una partita strana, a volte quasi surreale. Non tanto per l'andamento dell'incontro, quanto per lo striscione contro Antonini esposto dai tifosi e per la panchina...