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28/06/2025 06:00:00

DC fuori dalla giunta Grillo, Scala: “Serve una svolta per Marsala”

Giacomo Scala, segretario provinciale della DC, a Marsala che succede? La DC è in giunta o no?

A Marsala, la DC è stata apripista nel professare e nell’applicare le regole della buona politica, i partiti del  centro destra hanno seguito tale viatico e si sta iniziando a vivere una nuova stagione.  Marsala diventa  laboratorio di analisi e confronto politico fondato sulla chiarezza e sul rispetto delle regole necessarie per 

portare avanti un progetto di rilancio del territorio attraverso una classe dirigente, che già insiste all’interno  dei partiti e delle istituzioni, a cui bisogna dare ruolo. La Dc non è in giunta. Abbiamo preso le stanze dalla  nomina dei due assessori che sono in giunta a livello personale. Sull’argomento ci siamo ufficialmente 

espressi ai massimi livelli... sovra provinciali. La DC già da tempo indicava un nuovo percorso politico-amministrativo distante dalla Giunta del Sindaco Grillo.


 

Però i due neo assessori, Gaspare Di Girolamo e Pino Lombardo, che rappresenta Pino Ferrandelli, sono entrati-dicono-con il simbolo della DC. Sono sospesi? Espulsi?

Abbiamo con decisione espresso la nostra posizione. LA DC NON E’ IN GIUNTA e chi c’è è lì, come già detto, a titolo personale. Abbiamo fatto più di un comunicato stampa. Per i consiglieri saranno adottati tutti i  provvedimenti statutariamente previsti. Siamo un partito che ha regole certe e queste applichiamo per tutti 

i nostri tesserati a prescindere i ruoli. 


 

Lei comprende che ai cittadini di tutte le questioni interne ai partiti non gliene frega nulla. Andiamo oltre, il centrodestra è unito come? C’è una proposta in carne ed ossa per il 2026?

Il centrodestra sta lavorando ad un programma unitario, che sarà sintesi di tutte le visioni delle forze  politiche di tale area, che potrà ovviamente essere allargata a quanti hanno dimostrato negli anni presenza, impegno e costanza nell’interesse della città. Non è il momento di parlare di carne e ossa e quindi di un 

nome, perché questo sarà frutto di una collegiale decisione all’esito di un coordinamento programmatico e  politico su cui si sta lavorando.


 

Scala, non teme che l’unità di questo centrodestra sia solo di facciata? Fare sintesi su un nome sarà  comunque complicato, no?

L’esperienza delle recenti provinciali ha dato a tutto il centrodestra una grande lezione. Ha stravinto sulle  liste e ha perso sul presidente questa è la vera realtà della quale si deve prendere atto. Pertanto per le prossime competizioni elettorali il centrodestra dovrà manifestare una maggiore maturità, sforzandosi di 

dialogare di più e soprattutto saper ascoltare, non si può far finta che non sia successo nulla. Il candidato dovrà essere scelto tra le figure che potranno risultare maggiormente affidabili, abbiano un proprio un background personale e politico adeguato a una città importante quale è Marsala ed abbiamo una capacità di 

dialogo con la città e con la politica capace di potere essere attrattivo e soprattutto fattivo per dare risposte  concrete ai cittadini, senza la necessità di entrare a gamba tesa sull’organizzazione dei partiti come è  avvenuto nel recente passato.  Ritengo, quindi, che piuttosto che concentrarsi su nomi, che oggi sono 

facilmente spendibili ma magari non saranno nelle condizioni di garantire stabilità, è utile tracciare un percorso che consenta l’individuazione di una personalità adeguata.  


 

Se le dico Nicola Fici candidato dell’area?

Perché no! Il Centro Destra unito che apre alla società civile o meglio reale nell’individuazione di un  candidato è una grande risposta democratica della politica al territorio. Se questi è un amministratore, e pertanto un conoscitore dei meccanismi che operano all’interno della macchina burocratica di un Ente,  ma 

anche politico per la carica che esercita all’interno del consiglio comunale, sicuramente sarà in grado di  amalgamare le diverse identità politiche del centro destra interfacciandosi anche con la società civile per  realizzare l’obiettivo comune. Nicola è sicuramente gradito ma non è certo l’unica risorsa, lavoreremo per  trovare la migliore soluzione e Nicola è tra queste ipotesi.


 

Il partito di Totò Cuffaro è in crescita, ci sono adesioni in ogni provincia della Sicilia. Prossimi obiettivi?

È vero, il partito è in netta crescita giorno dopo giorno. In provincia di Trapani abbiamo fatto un buon lavoro, tante adesioni di personalità politiche e consiglieri comunali e abbiamo conseguito un bel successo  alle ultime elezioni provinciali di II livello con due Consiglieri Provinciali eletti. I nostri obiettivi sono volti a 

dimostrare che si tratta di un partito fondato su regole chiare e ferme, necessario punto di partenza per puntare ad essere uno dei partiti più importanti in Sicilia. Abbiamo un nome che si fonda su solide radici intrisi di valori e principi non negoziabili sui quali ogni giorno ci misuriamo. La scelta di rimanere fuori dalla 

Giunta Grillo è l’esempio tipico che i valori vengono prima dei voti, e sinceramente non so quanti partiti di destra e di sinistra fanno lo stesso. Altrimenti tutto è politica politicante o movimenti labiali non collegati alla testa. Ecco noi cerchiamo di far funzionare la testa non dimenticando che il cuore ha una funzione....vitale.