Si è svolto a Siracusa il Forum ‘Logos & Téchne’, organizzato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere(Fiaso), dedicato all’impatto dell’intelligenza artificiale sul Servizio Sanitario Nazionale.
In Sicilia è arrivato il ministro della Salute Orazio Schillaci: “L’IA – ha proseguito il ministro – puòottimizzare i processi di prenotazione perché, tra tanti esami,dobbiamo anche capire quali vanno fatti e quando. Perché gliesami vanno fatti quando servono, a chi servono e nei tempigiusti”. Inoltre, l’intelligenza artificiale può dare man forte neiterritori più svantaggiati e “supportare i medici che magarihanno una minore esperienza”. Per il Ministro l’Intelligenza artificiale può essere uno strumento per gestire le liste d'attesa in sanità. Può contribuire a dare indicazione ai medici prescrittori sugli esami più utili da fare ed evitare magari esami che non sono appropriati”.
E’ intervento anche il Sottosegretario all'Innovazione Alessio Butti, che ha sottolineato che la vera sfida “E’ una sanità innovativa ma anche accessibile, sicura e sostenibile. In questa visione, le Regioni devono assumere un ruolo strategico: diventare laboratori di innovazione, dove ricerca, ospedali e imprese lavorano in sinergia per sviluppare soluzioni validate e replicabili. L'obiettivo è creare un ecosistema nazionale dell'innovazione sanitaria: un ambiente fertile in cui l'IA non sia solo sperimentazione di frontiera, ma uno strumento concreto per affrontare le criticità del sistema. La trasformazione digitale della sanità è già in corso: ora è il momento di accelerare, con visione, governance e una cultura condivisa dell’innovazione”.
L’intervento di Schifani
Il presidente della Regione ha parlato di futuro e di obiettivi: “Intendiamo costruire anche in Sicilia l’integrazione tra intelligenza artificiale, big data e competenze cliniche. Grazie alle risorse del Pnrr stiamo imprimendo un’accelerazione senza precedenti alla trasformazione digitale della sanità regionale. Mi riferisco alla piena implementazione del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, che diventerà il fulcro dell’ecosistema di cura; alla capillare diffusione, anche nei territori più disagiati e nelle isole minori, della telemedicina per un’assistenza più vicina al cittadino”.
C’è l’impegno a utilizzare la nuova tecnologia anche per le liste di attesa: “Stiamo già esplorando applicazioni concrete per il governo delle liste d'attesa, non solo con sistemi avanzati di recall, ma anche con strumenti predittivi per ottimizzare i percorsi. Guardiamo con interesse a modelli capaci di prevedere e gestire i flussi nei Pronto soccorso, per ridurre il sovraffollamento e migliorare i tempi di intervento. Il nostro obiettivo è una sanità più efficiente, predittiva e personalizzata, dove la tecnologia liberi risorse e tempo per una rinnovata centralità della relazione umana tra medico e paziente. La Sicilia vuole essere protagonista di questa rivoluzione, costruendo un modello di sanità digitale che sia un'eccellenza per il Paese”.
Infine ha concluso rilanciando gli investimenti: “Il mio costante impegno - è rivolto agli investimenti per potenziare la sanità pubblica: nuovi ospedali, dal policlinico di Palermo al centro di eccellenza pediatrica anch’esso nel capoluogo sino al nuovo ospedale di Siracusa, per il quale siamo a un passo dall’avvio della relativa gara. In più, massicci reclutamenti di personale, 9mila lavoratori stabilizzati e una vera transizione digitale al servizio dell’assistito per affrontare, con le case e gli ospedali di comunità, la sfida di una rigenerata medicina di prossimità territoriale al servizio della comunità siciliana”.