Momenti di tensione ieri sera all’aeroporto di Trapani Birgi per i passeggeri del volo Ryanair delle 19:10 diretto a Roma Fiumicino. Il decollo è avvenuto con un pesante ritardo a causa – secondo quanto riferito dalla compagnia – dell’attesa di un pezzo mancante necessario alla partenza. Ma a bordo si sono vissuti attimi di vero panico.
Circa 150 passeggeri sono rimasti bloccati nell’aereo fermo in pista, con il portellone chiuso e senza aria condizionata. A raccontare la disavventura è un passeggero romano, intervistato da Today.it: «Ci hanno spiegato che dovevamo aspettare un pezzo che mancava. L’aereo era spento, senza aria, faceva un caldo insopportabile».
La situazione è precipitata rapidamente. Un uomo ha accusato un malore, poi altri hanno iniziato a sentirsi male, innescando momenti di caos. «Gente nel corridoio che urlava, bambini spaventati, chi insultava e chi chiedeva di scendere», racconta ancora il testimone.
Il personale di bordo, per tamponare la situazione, ha aperto il portellone per far circolare un po’ d’aria, ma è stato necessario far scendere i passeggeri sulla pista, in un’area di sosta d’emergenza. «C’era chi piangeva, chi vomitava – prosegue il racconto – una hostess cercava di contenere la folla. Siamo rimasti sulla scala, poi finalmente ci hanno fatto scendere, anche se non era previsto».
Secondo il passeggero intervistato, quando è stato annunciato che si poteva ripartire, alcuni non volevano più risalire. Il volo è decollato alla fine, ma il viaggio è stato segnato da tensione e nervosismo. «Durante l’atterraggio molti si sono alzati prima ancora che l’aereo si fermasse. È stata una follia».
L’episodio solleva nuove domande sulle condizioni di gestione dei voli e della sicurezza dei passeggeri in situazioni critiche, soprattutto in estate, con alte temperature e ritardi. Ryanair non ha ancora rilasciato una nota ufficiale sull’accaduto.