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02/07/2025 12:15:00

Trapani, caldo insopportabile al carcere Pietro Cerulli: “Riparate quel condizionatore"

È una richiesta semplice, ma urgente: riparare il condizionatore guasto nella sala d’attesa del carcere Pietro Cerulli di Trapani. A lanciarla è un gruppo di familiari dei detenuti che, con una petizione su Change.org, ha deciso di dare voce a un disagio che si protrae da troppo tempo.

 

La sala d’attesa del carcere, infatti, è priva di un impianto di climatizzazione funzionante, rendendo difficoltoso l’accesso soprattutto a bambini e anziani, costretti a trascorrere lì lunghe ore in condizioni di caldo opprimente. “È diventato insostenibile – scrivono i promotori della petizione –. Il caldo stanca e mette a dura prova chi aspetta. Per i nostri figli, per i nostri genitori più anziani, è un’esperienza pesante, a volte insostenibile. Chiediamo rispetto e attenzione”.

 

Il condizionatore rotto può sembrare un problema marginale, ma non lo è per chi affronta regolarmente ore di attesa in ambienti chiusi e sovraffollati, in piena estate e con temperature che spesso superano i 35 gradi. Secondo i dati ISTAT, le ondate di calore comportano un aumento del rischio di problemi di salute, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione come bambini e anziani.

 

“Un condizionatore non è un lusso, ma una necessità – si legge ancora nell’appello –. Parliamo di un luogo pubblico, frequentato ogni giorno da decine di persone. La manutenzione ordinaria di strutture come queste non dovrebbe mai essere trascurata”.

 

La petizione è online e può essere firmata a questo link: https://www.change.org/p/riparare-il-condizionatore-nella-sala-d-attesa-del-carcere-pietro-cerulli-di-trapani

 

Nel frattempo, le famiglie chiedono un intervento immediato all’amministrazione del carcere: “È una questione di dignità e di diritti. Chiediamo solo un po’ di umanità”.