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02/07/2025 08:45:00

Bancarotta, tre persone a processo a Marsala

Due salemitani e un nordafricano sono imputati davanti il Tribunale di Marsala per bancarotta fraudolenta (a seguito del fallimento, dichiarato nel 2021, della società “Nicol Chef” srl) e “impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita". 

 

Un reato, quest’ultimo, che prevede pene che possono arrivare fino a 12 anni di reclusione. Gli imputati sono Rosario Gisone, Aldo Domingo e Kacem Saad. Nell’ultima udienza, sono stati ascoltati Gisone e Saad. Entrambi hanno respinto ogni responsabilità, affermando la loro innocenza e spiegando di non avere mai avuto la sostanziale gestione della società, che si occupava di distribuzione alimentare. I due erano stati amministratori della società in tempi diversi, ma la difesa sostiene che in realtà “non avevano mai avuto la gestione societaria di fatto”. 

 

Gisone era il genero del precedente amministratore, Nicolò Ardagna, mentre il nordafricano da anni svolge a Salemi attività di commercio ambulante. Dalle loro dichiarazioni è emerso che la società era materialmente gestita dall'Ardagna, che aveva prima chiesto all'ex genero e successivamente al Saad Kacem di inserirsi nella compagine societaria. Entrambi hanno disconosciuto ogni forma di gestione, dichiarando di non essere mai stati a conoscenza di ciò che avveniva nell'ambito societario, né dei debiti contratti dalla “Nicol Chef” nei confronti dell’Erario. All’epoca dei fatti, infine, Aldo Domingo, nipote dell’Ardagna, era appena maggiorenne. La prossima udienza è stata fissata per il 7 ottobre e in quella data verranno sentiti i testi della difesa, rappresentata dagli avvocati Calogera Falco, Francesco Salvo e Vito Cimiotta.