Sabato 5 luglio, Dario Denso Andriolo, unico artista siciliano invitato al festival internazionale “Ghater” di Selinunte, ha omaggiato il Tempio E di Hera con un intervento di projection mapping site-specific, concepito per esaltare le geometrie antiche e il valore del sito archeologico, in un dialogo tra memoria e contemporaneità.
Docente all’Accademia di Belle Arti, Andriolo unisce tecnologia e tutela del patrimonio culturale, trasformando le superfici in scenografie narrative che amplificano il rapporto tra il paesaggio e chi lo vive. lo show mapping, che ha fatto da scenografia digitale per la celebrazione del festival, ha accompagnato le performance di artisti come Guy Gerber e Moonbase, creando un’esperienza immersiva che ha arricchito la magia del sito.
Il giorno prima, il 4 luglio, Andriolo aveva inaugurato a Monte Grifone (Palermo) un’installazione collettiva che ha coinvolto circa 100 volti, un’operazione artistica corale che invita a riflettere sul rapporto tra individuo e comunità, trasformando il paesaggio in un’opera collettiva.
Non nuovo a prestigiosi interventi nel Trapanese, Andriolo aveva già firmato a Scopello un lavoro di projection mapping in occasione del matrimonio dell’attrice inglese Jaime Winstone, evento che tra gli ospiti annoverava Cara Delevingne e Damian Lazarus, confermando la Sicilia come luogo privilegiato per produzioni culturali di respiro internazionale.
Con questo intervento, Andriolo omaggia il festival “Ghater” con un’opera che supera il mero spettacolo e si radica nella memoria del luogo, riaffermando quanto sia urgente unire visione artistica, innovazione tecnologica e responsabilità verso il patrimonio culturale.