È stato firmato il decreto attuativo che rende operativi gli incentivi all’autoimpiego: un pacchetto da 800 milioni di euro, lo rende noto il Sole 24 Ore, che punta a sostenere i giovani tra i 18 e i 35 anni in condizioni di inattività, disoccupazione o marginalità, favorendo l’avvio di attività autonome, professionali o imprenditoriali. Il provvedimento è stato siglato dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, in collaborazione con i ministri Fitto, Giorgetti e Zangrillo. Le risorse provengono principalmente dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), e rientrano nell’ambito del programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).
Due gli assi principali dell’intervento:
Autoimpiego Centro Nord Italia, rivolto a giovani residenti nelle regioni centro-settentrionali;
Resto al Sud 2.0, che potenzia la misura già attiva per le regioni meridionali, comprese Sicilia e Sardegna.
Il decreto prevede contributi che possono arrivare fino a 40.000 euro per l’avvio dell’attività autonoma, con una soglia che sale a 50.000 euro se si acquistano beni e servizi legati alla transizione digitale o ambientale. Per le attività composte da più soggetti, il finanziamento complessivo può arrivare fino a 120.000 euro. La misura si articola in: un contributo a fondo perduto, pari al 65% delle spese ammissibili; un finanziamento a tasso zero, coperto fino al 35%, da restituire in otto anni.
Nel caso di Resto al Sud 2.0, le agevolazioni sono destinate a chi intende aprire un’attività nei comuni del Mezzogiorno. È previsto un ulteriore contributo a fondo perduto per l’acquisto di beni strumentali, che può raggiungere i 40.000 euro per singolo soggetto, e 120.000 euro in caso di società composte da più beneficiari. Oltre al sostegno economico, il piano prevede anche percorsi di accompagnamento, orientamento e formazione per aumentare le probabilità di successo delle nuove iniziative. L’obiettivo dichiarato è rafforzare l’autonomia dei giovani, favorendo la creazione di impresa e il lavoro indipendente. Le domande potranno essere presentate non appena la misura sarà operativa, dopo il vaglio finale degli organi di controllo.
Per molti giovani siciliani, può essere una leva concreta per restare e investire sul proprio territorio.