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18/07/2025 13:20:00

Chiude “Social”, il settimanale di Vito Manca

“È giusto che dica qualcosa sulla sospensione-chiusura di Social”. Con queste parole si apre l’ultimo editoriale di Vito Manca, direttore, fondatore, editore e anima del settimanale trapanese nato tredici anni fa per raccontare il territorio. 

Social chiude. E lo fa con un lungo e amaro sfogo di Manca, che ripercorre gli anni della testata tra entusiasmo e delusioni, battaglie civili e politica, solitudine e attacchi.

Nato in versione cartacea in anni già difficili per l’editoria, “Social” ha rappresentato una voce indipendente nel panorama mediatico trapanese. Ha dato spazio alle idee, ha denunciato storture, ha raccontato senza filtri e senza padroni. “Un giornalismo vero, in una terra sempre più finta e virtuale”, scrive Manca, lamentando la progressiva mancanza di lettori consapevoli, di editori veri, di risorse, e una società che si è abituata a non approfondire, a non premiare chi si espone.

Nel suo editoriale, Manca non risparmia nessuno: gli abbonati che non rinnovano, i politici che non rispondono, chi finge interesse ma poi sparisce. E ancora, gli intellettuali che non prendono posizione, l’informazione piegata agli interessi e la mancanza di un’etica pubblica condivisa. “Per me tutto è politica, anche come prendi un caffè”, scrive con disillusione.

A testimoniare l’importanza della testata e della sua voce, è intervenuto anche il segretario provinciale di Assostampa Trapani, Vito Orlando, che ha espresso “tristezza per la chiusura di una voce plurale in un territorio dove fare informazione libera è sempre più complicato” e ha manifestato “solidarietà e sostegno al collega Vito Manca”.

Dalla rivista restano tredici anni di copertine, interviste, rubriche, approfondimenti. E l’impronta di un progetto nato per “studiare, capire, essere realmente al servizio di chi ti ha votato, e di chi non ti ha votato”. Un testimone difficile da raccogliere, in un panorama sempre più povero di giornalismo indipendente.