“Non esistono cittadini di serie B”: Trapani pronta al suo primo storico Pride
“Il 26 luglio Trapani vivrà qualcosa che non ha mai visto. Sarà un vento eclatante, un vento di diritti, di orgoglio e di libertà”. Paul Herrera sorride ma le sue parole pesano come pietre. Dopo 26 anni a Trapani, lui sarà il volto del primo Pride della città, organizzato da Shorùq Arcigay Trapani.
Un evento storico, sì. Ma anche un atto politico e un grido di libertà. “Non siamo cittadini di serie B”, dice Herrera. “Paghiamo le tasse, il bollo, la luce. Perché non possiamo avere gli stessi diritti? Perché una coppia omosessuale non può adottare un bambino? L’amore non ha etichette”.
Trapani si prepara a colorarsi. Le strade accoglieranno bandiere, musica e voci di chi per anni è rimasto invisibile. “Quando arrivai qui la comunità LGBT+ era nulla. La cultura era dura, poco accogliente. Ma oggi grazie ai giovani e ai social qualcosa sta cambiando”.
Non mancano le polemiche. C’è chi parla di “provocazione”. Ma Herrera risponde: “Non è provocazione. È normalità. È la voglia di vivere senza dover giustificare chi siamo. In Costa Rica i ragazzi LGBT+ hanno associazioni che li aiutano a trovare il loro posto nel mondo. Qui invece spesso si preferisce il silenzio. Questo è il vero problema”.
Il Pride non sarà solo una parata. Ci saranno eventi, incontri e spazi di confronto. “Siamo tutto e tutto. Non esistono differenze tra uomo e donna, etero o non etero. Questa deve diventare la normalità”.
E proprio la frase – “tutti siamo tutto e tutto” – non è solo un gioco di parole. Racchiude un significato più profondo, quasi filosofico. È l’idea che ogni cosa e ogni persona siano parte di un’unica realtà, interconnessi, senza confini rigidi tra ciò che è “io” e ciò che è “altro”. Un concetto che riecheggia il pensiero di chi vede l’esistenza come un flusso continuo, dove le identità non sono gabbie ma sfumature. Una visione che invita a superare barriere e categorie, riconoscendo che tutto dipende da tutto il resto.
E quando gli chiedi se lascerebbe Trapani per un Paese con più diritti, risponde senza esitazione: “No. Voglio che chi viene dopo di me trovi qui le stesse opportunità che altri hanno altrove. La lotta va fatta oggi, per una vita libera domani”.
Il 26 luglio Trapani sarà attraversata da orgoglio e determinazione. E forse, per la prima volta, la città capirà che non si tratta di dividere, ma di unire.
PROGRAMMA
17:00 – Raduno
Piazza Martiri d’Ungheria: inizio raduno dei partecipanti.
Preparazione del corteo.
18:00 – Partenza del corteo
Percorso:
Via G. Battista Fardella
Via Passaneto
Lungomare Dante Alighieri
Via Scudaniglio
Via Fardella
Arrivo in Piazza Vittorio Veneto
Carri partecipanti (in ordine di sfilata):
Shorùq (associazione organizzatrice)
Sapurito, Electrolab, Blackout
Trapani Comix & Trapani Film Festival
Dancing Queen Event
FFK Collective & Tattoogarage by Inkdaco
Chiudono la parata: Sparc e Terra Sonora
20:30 – Eventi in Piazza Vittorio Veneto
Interventi politici e sociali
Testimonianze dal palco
Momenti di intrattenimento
Traduzione LIS per persone sorde
Stand: Zak Radio, Tp24, Malattie Infettive Ospedale Paolo Borsellino (test HIV anonimi e gratuiti, prevenzione)
Servizi garantiti:
Bagni accessibili in 3 esercizi commerciali lungo il percorso
Bagni chimici no gender in piazza
Area decompressione per momenti di quiete
Ambulanza con personale medico e infermieristico
23:00 – After Pride
AC Beach Life Style
DJ set, performance, festa fino alle 03:00
Ingresso 15 € con consumazione (parte del ricavato a Shorùq – Arcigay Trapani)
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