Un film nato dal cuore, dalla memoria e da un amore autentico per la propria terra. Con “Nata dalla Spuma del Mare”, la trapanese Paola Stabile firma il suo primo lungometraggio, un’opera che sta lasciando il segno nel panorama cinematografico italiano e internazionale.
Un debutto che ha superato ogni aspettativa, persino quelle dell’autrice stessa. “Non me lo sarei mai aspettato,” racconta emozionata Paola Stabile, “abbiamo girato con gli attori della mia compagnia teatrale, senza alcuna esperienza cinematografica, ma con tanta passione. E oggi vedo il mio film premiato, selezionato anche all’estero, persino in America… è qualcosa che ancora mi lascia senza parole.”
Eppure, è proprio questa autenticità, questa spontaneità intrisa di passione e amore per la propria terra, ad aver conquistato le giurie. “Nata dalla Spuma del Mare” ha già ottenuto due riconoscimenti significativi: una Menzione di Merito da parte di un concorso promosso dalla Regione Siciliana, e un Diploma di Merito dalla Giuria del Festival del Cinema di Cefalù.
Quest’ultimo premio sarà conferito ufficialmente il 22 luglio al Teatro Pietra Rosa di Pollina, durante il Pollina Cinefilm, serata in cui sarà proiettato anche il trailer del film assieme a quelli delle altre tre opere premiate.
Il giudizio della giuria di Cefalù: “Con Nata dalla Spuma del Mare, Paolina Stabile firma un lungometraggio intenso e appassionato, che rievoca con sensibilità e attenzione storica la Trapani della fine degli anni ’50... la narrazione mette al centro i sentimenti e le relazioni, in una cornice storica che diventa protagonista essa stessa.”
Il film racconta una storia d’amore dai tratti drammatici ambientata nella Trapani del dopoguerra. Ma è molto più di questo: è un omaggio vibrante alla città, ai suoi scorci più suggestivi, ai monumenti dimenticati, agli usi e costumi di un tempo che rischia di svanire. Paola Stabile ha costruito un’opera che non solo emoziona, ma documenta, tramanda, conserva.
Un film girato tra le vie del centro storico trapanese, il porto, i luoghi simbolo, con l’intento — come dice la stessa regista — “di portarli all’attenzione di chi di dovere, per farli ammirare nel tempo, sia da noi che dalle future generazioni.”. “Nata dalla Spuma del Mare” non è soltanto un film, è una lettera d’amore alla Sicilia, alla sua gente, alla sua storia