Le Orestiadi di Gibellina 2025, che si terranno dal 25 al 27 luglio, si annunciano come un'edizione straordinaria, in cui arte, teatro e musica si fondono per celebrare il passato e guardare al futuro.
Il tema scelto per quest’anno, Ascoltando il passato/Guardando al futuro, si riflette perfettamente nell’ampia offerta culturale, che si svolgerà al Baglio di Stefano, simbolo del festival.
La manifestazione, giunta alla sua 44ª edizione, accoglie il pubblico con una serie di eventi inediti, tra cui omaggi a figure leggendari come Andrea Camilleri e David Lynch, e performance originali che celebrano la ricchezza della cultura siciliana.
Venerdì 25 luglio, alle 21:00, la serata si apre con il doppio omaggio ad Andrea Camilleri, in occasione del centenario della sua nascita. Il pubblico potrà assistere alla messa in scena di Gran Circo Taddei, uno dei testi più amati dello scrittore siciliano, con la regia di Alessio Piazza. Un’opera che immerge il pubblico in un racconto umoristico e surreale, che mette in scena la storia di un piccolo paese siciliano e dei suoi abitanti. Il cast di attori, tra cui lo stesso regista Alessio Piazza, Matteo Pipitone, Marcella Favilla e Francesco Vittorio Pellegrino, offrirà un’interpretazione che mescola il linguaggio tipico di Camilleri con una riflessione sul tessuto sociale siciliano. A seguire, Olivia Sellerio, una delle voci più emblematiche della musica siciliana, presenterà Zara Zabara, un progetto musicale che raccoglie le canzoni scritte dalla cantautrice per le serie televisive Il Commissario Montalbano e Il Giovane Montalbano. Sellerio, accompagnata da Lino Costa, Dario Salerno, Paolo Pellegrino e Alberto Fidone, guiderà il pubblico in un viaggio sonoro che mescola atmosfere mediterranee, sonorità atlanti e influenze africane. La sua voce, potente e magnetica, riuscirà a catturare l’essenza della Sicilia, intrecciando storie di amore, resistenza e denuncia con un ampio respiro musicale che abbraccia la tradizione e l’innovazione. Il programma prosegue sabato 26 luglio con un’interessante esplorazione del legame tra arte, corpo e scultura.
Alle 19:30, nel Museo delle Trame, andrà in scena Il corpo della lotta, una performance ideata e interpretata da Carlotta Viscovo, accompagnata dallo scultore Ettore Greco. La drammaturgia di Angela Demattè si ispira alla figura di Camille Claudel, mettendo in luce il suo dramma personale e artistico, che la vede lottare per farsi riconoscere non solo come amante di Auguste Rodin, ma anche come una grande artista. L’evento offrirà uno spunto di riflessione sul corpo come strumento di resistenza e di espressione creativa.
Alle 21:00, sempre al Baglio di Stefano, sarà la volta di La parte per il tutto, monologo di Manlio Santanelli, interpretato da Silvia Ajelli. Accompagnata dalle musiche dal vivo di Silvia Vaglica al piano, la performance narra la storia di Eufemia Di Frattocchie, una professoressa di Storia dell’Arte che, in un momento di estasi contemplativa di un capolavoro della scultura etrusca, si troverà a fare una confessione pubblica che ha a che fare con l’impatto dell’arte sulla sua vita. Il monologo esplora temi di solitudine, bellezza e auto-riflessione.
Domenica 27 luglio, alle 21:00, il festival si concluderà con un omaggio al regista e artista visionario David Lynch. Roy Paci, trombettista e compositore, presenterà Stravederelynch, un progetto musicale che, attraverso una selezione di immagini tratte dai film di Lynch, esplorerà l’universo cinematografico del regista. Paci, accompagnato da un sestetto che comprende Roberto De Nittis (pianoforte), Francesco Pio Russo (fagotto), Eusebio Getulio (contrabbasso e basso elettrico), Totò Nogara (clarinetto e basso tuba) e Paolo Vicari (batteria), darà vita a una performance inedita che fonde musica dal vivo e immagini, raccontando l’universo surreale e inquietante di Lynch. Il progetto è arricchito da testi a cura di Umberto Cantone e dall’interpretazione degli attori Fabrizio Romano e Aurora Falcone.
Le Orestiadi di Gibellina 2025 si confermano come un evento che celebra la memoria culturale siciliana, ma che guarda anche al futuro, portando sul palco artisti che mescolano tradizione e innovazione. Il festival non è solo un’occasione di svago, ma un’esperienza che stimola la riflessione e il dialogo tra diverse forme artistiche, tra cui il teatro, la musica e l’arte visiva. L’edizione di quest’anno, quindi, rappresenta un momento di incontro tra passato e futuro, un invito a riflettere sulla nostra identità culturale e a proiettarsi nel futuro con nuove idee e prospettive. I biglietti per gli eventi sono acquistabili online sul sito ufficiale della Fondazione Orestiadi.