Si riunisce il centrodestra marsalese in vista delle amministrative del 2026, molti nomi sul piatto poche certezze. Una coalizione che si definisce unita fino a questo momento ma che, dopo l’estate, potrebbe spaccarsi in maniera seria.
Intanto lo dicono chiaro quelli della DC, il loro candidato è Nicola Fici, una convergenza poi ci sarebbe su Salvatore Ombra, molto gradito anche al presidente della Regione Renato Schifani. Ombra ad oggi fa il presidente di Airgest e non si sbilancia, la Lega potrebbe non convergere su Ombra. Insomma ci sono diversi ostacoli da superare. Se durerà si vedrà finito il tempo di mare, anche perché la data delle elezioni di avvicina.
Intanto c’è già chi lavora alle liste e alla propria candidatura, torna in prima linea Michele Gandolfo, oggi coordinatore cittadino di Grande Sicilia, la lista vede ad oggi schierati Massimo Fernandez, Pino Carnese, lo stesso Gandolfo.
Il neo partito ha indicato pure una vice coordinatrice, si tratta di Angela Giacalone, espressione del deputato regionale Gianfranco Micciché, che ha così commentato: “Viviamo un presente in cui la difesa e la promozione dei diritti civili devono tornare al centro dell’agenda politica, soprattutto nei territori più fragili. Perché non c’è vera rigenerazione senza il rispetto della persona, dei suoi diritti e della sua dignità. Angela Giacalone ha dimostrato nella sua attività di insegnante e di cittadina attiva una competenza concreta e una profonda sensibilità su questi temi. Sono certo che saprà dare un contributo essenziale per costruire territorio ancora più inclusivo. Grande Sicilia vuole essere protagonista di questo percorso e la scelta di Angela ne è la testimonianza”.
Il centrosinistra: ammissione ipocrita quella del centrodestra
Le sigle del PD, M5S, Europa Verde e SI, PSI e Rifondazione Comunista sono aperti al “Confronto e al dialogo con le forze propositive della città, a partire dai movimenti civici, con cui intende avviare un percorso condiviso all’interno di un perimetro valoriale dentro cui lavorare e ritrovarsi”. L’obiettivo è quello di “Costruire una proposta partecipata e inclusiva di città sostenibile per superare il tremendo quinquennio di cattiva amministrazione e restituire dignità e speranza a Marsala. La città ha bisogno di un reale cambiamento che tenda al benessere di tutti, alla tutela del paesaggio, alla promozione di crescita sociale equilibrata. Insieme possiamo costruirlo”.
Non mancano però di ricordare al centrodestra che avere preso le distanze dal sindaco Massimo Grillo è “Un'ammissione ipocrita, tardiva e gravissima: è beffardamente lo stesso centrodestra a certificare ciò che i cittadini di Marsala vivono da anni. Incapacità amministrativa, inefficienza gestionale e incompetenza politica sono state, fin dall'inizio, le cifre distintive di questa sindacatura; ma è troppo comodo oggi - a pochi mesi dalle elezioni - scaricare ogni colpa su un singolo soggetto, fingendo che il resto della coalizione sia rimasta spettatrice passiva”.
Rincarano: “La verità è un'altra: il centrodestra ha co-gestito con il Sindaco Grillo ogni scelta amministrativa, ogni nomina, ogni fallimento. Sono co-responsabili della paralisi politica, del degrado dei servizi, del distacco tra Palazzo VII Aprile e le reali esigenze della città. Chi ha condiviso questa esperienza fallimentare non può oggi riproporsi come se nulla fosse accaduto. Marsala merita una guida innovativa, virtuosa, di alto profilo. Il centro-sinistra progressista è pronto a portare avanti un’azione programmatica comune, solida e chiara nei contenuti sostenuta da donne e uomini responsabili che hanno la visione, la passione e l'onestà politica per rilanciare davvero la città”.