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25/07/2025 22:32:00

 Dissalatori in Sicilia, da agosto l'acqua in rete 

Tre impianti mobili, 110 milioni di euro investiti, oltre 300 litri di acqua al secondo da immettere nelle reti idriche di una Sicilia assetata. La Regione fa il punto sui dissalatori in costruzione a Porto Empedocle, Gela e Trapani, con l’obiettivo di alleggerire la morsa della siccità nelle province più colpite dall’emergenza idrica: Agrigento, Caltanissetta e Trapani.

 

«Dai primi di agosto, a Porto Empedocle sarà possibile immettere in rete fino a 120 litri d’acqua al secondo», ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in occasione del sopralluogo all’impianto dell’Agrigentino. «È un risultato concreto e puntuale – ha aggiunto – che porterà benefici a circa 200 mila persone. E con l’entrata in funzione anche degli altri due dissalatori, la situazione potrà migliorare sensibilmente».

 

Porto Empedocle: test completati, acqua in rete da agosto

Nel sito di Porto Empedocle i lavori sono praticamente ultimati: completato il riempimento delle condotte, effettuati i test elettrici e idraulici e attivato il sistema di osmosi inversa. L’impianto – gestito da Sicilacque, società del gruppo Italgas – sarà il primo a entrare in funzione. Le attrezzature, fornite dalla società spagnola Acciona, sono arrivate in Sicilia a giugno.

Il governo regionale, oltre a finanziare la costruzione, ha previsto nel bilancio quasi 10 milioni per la gestione annuale, cui si aggiungono 21 milioni di fondi statali.

 

Gela: lavori in fase avanzata, acqua potabile in arrivo

Sempre ieri, giovedì 24 luglio, Schifani ha visitato anche il cantiere del dissalatore a Gela, nella zona industriale. Qui l’impianto è in fase di avvio: le condotte sono state pulite e messe in pressione, e sono già in corso i test elettrici. A breve inizieranno anche quelli idraulici. La capacità di produzione sarà inizialmente di 100 litri al secondo, ma la struttura è predisposta per raddoppiare la portata, se necessario.

Il sito è stato realizzato con il supporto di Eni, che ha concesso l’area, permettendo di superare alcuni ostacoli ambientali. «Anche a Gela i lavori avanzano rapidamente – ha spiegato Schifani –. È il frutto della sinergia tra Regione, Commissario nazionale per l’emergenza idrica, Sicilacque e Protezione civile».

 

Trapani: il terzo impianto pronto entro l’estate

Il terzo dissalatore mobile sarà quello di Trapani, la cui entrata in funzione è prevista nelle prossime settimane, chiudendo così il cerchio del piano d’emergenza varato dal governo regionale. I tre impianti, una volta operativi, garantiranno un apporto complessivo di oltre 300 litri d’acqua al secondo, rappresentando un supporto decisivo per le zone più colpite dalla siccità.

 

Obiettivo stabilità: verso due grandi dissalatori a Palermo

L’intervento sui dissalatori mobili è solo una parte della strategia dell’esecutivo Schifani per fronteggiare la crisi. A regime, infatti, la Regione punta anche sulla costruzione di due grandi dissalatori a Palermo, attraverso il sistema del project financing.

Oltre a nuove fonti di approvvigionamento, Schifani ha sottolineato l’importanza del lavoro sulle infrastrutture: «Abbiamo finanziato con 50 milioni di euro il rifacimento della rete idrica di Agrigento, dove oggi si perde il 50% dell’acqua. Quando sarà completata, sarà un’opera epocale».

Per realizzare i tre impianti in tempi stretti, il governo regionale ha investito complessivamente 110 milioni di euro, di cui 90 dal Fondo di sviluppo e coesione (frutto dell’accordo tra Regione e Governo nazionale firmato nel 2024) e 20 dal bilancio regionale. Al termine dei sopralluoghi, Schifani ha voluto esprimere un plauso ai lavoratori e alle imprese che hanno lavorato “senza sosta, anche di notte” per rispettare i tempi.

 

Prossimi passi

Le prossime settimane saranno decisive: ad agosto l’acqua dei dissalatori sarà immessa nelle reti idriche. Intanto la Regione, con la task force guidata da Salvo Cocina, continua a monitorare anche la situazione degli invasi, dei pozzi e delle reti. Dopo mesi di razionamenti e emergenze, l’obiettivo è uno: garantire stabilità e sicurezza idrica ai cittadini siciliani, oggi e nel futuro.