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26/07/2025 16:09:00

Enti locali, 176 Comuni siciliani commissariati: tredici nel Trapanese. Ecco quali

Sono 176 i Comuni siciliani commissariati dalla Regione Siciliana per non aver approvato entro i termini il rendiconto di gestione 2024. Si tratta di un dato ancora elevato, ma in netto calo rispetto all’anno scorso, quando furono ben 236. La riduzione del 25% è salutata dall’assessore regionale alle Autonomie Locali, Andrea Messina, come «un segnale di crescente responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche».

In provincia di Trapani, sono tredici gli enti locali colpiti dal provvedimento: si tratta dei Comuni di Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Misiliscemi, Paceco, Salaparuta, San Vito Lo Capo, Trapani e Valderice. Per ciascuno è stato nominato un commissario ad acta che avrà il compito di verificare lo stato dell’inadempienza e approvare in via sostitutiva il rendiconto.

Tra i commissari designati figurano Giovanni Cocco (classe 1962 e 1965), Giuseppe Petralia e Domenico Mastrolembro Ventura, funzionari del dipartimento delle Autonomie locali. A Marsala e Castelvetrano, ad esempio, è stato incaricato Giuseppe Petralia. A Trapani, Paceco e Mazara del Vallo interverrà Domenico Mastrolembro Ventura.

Secondo l’assessore Messina, il rendiconto di gestione «non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta la base per la trasparenza e la verifica dell’azione amministrativa». Il commissariamento, sottolinea, è uno strumento estremo ma necessario: «Arriva solo dopo ripetuti solleciti e serve a tutelare la regolarità contabile e, soprattutto, gli interessi dei cittadini».

Complessivamente, il quadro dei commissariamenti in Sicilia è così suddiviso: 26 Comuni ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 28 a Catania, 10 a Enna, 40 a Messina, 34 a Palermo, 3 a Ragusa, 7 a Siracusa e 13, appunto, a Trapani. Commissariati anche i Liberi consorzi di Caltanissetta ed Enna e le Città Metropolitane di Catania, Messina e Palermo.

La Regione promette che continuerà a vigilare, «ma anche a dialogare», affinché gli enti locali possano rispettare in futuro le scadenze contabili: «Il trend è incoraggiante – conclude Messina – ma il percorso verso la piena regolarità è ancora lungo».