Un nome rassicurante, la promessa di energia “green” e bollette più leggere. Ma dietro l’offerta, in realtà, si nasconde una potenziale truffa. A segnalarlo è l’Associazione Consumerismo di Trapani, che ha raccolto la testimonianza di un cittadino trapanese, V.M., vittima – secondo quanto riportato – di un contratto luce attivato a sua insaputa da un call center dell’azienda “Energia Sostenibile”.
Il caso solleva l’attenzione su un fenomeno preoccupante, che potrebbe non essere isolato: quello delle attivazioni non richieste, con l’uso improprio dei dati personali e la mancanza di un vero consenso informato.
Il caso
Tutto è cominciato con l’arrivo di una bolletta inattesa, proveniente da un fornitore sconosciuto. V.M. ha così scoperto che il suo contratto era stato cambiato, senza alcuna richiesta né autorizzazione. A confermare l'attivazione, a sua insaputa, sarebbe stata la madre, anziana e con problemi di salute, contattata telefonicamente e indotta – con modalità tutt’altro che trasparenti – a dichiararsi delegata del figlio.
Una delega solo verbale, priva di validità legale, e utilizzata per procedere all’attivazione del contratto. Ma è nella fase preliminare – quella non registrata – che si celerebbero le vere insidie, come spiega Giovanni Riccobono, responsabile dello sportello +Tutela di Consumerismo Trapani.
«È possibile che l’inganno non avvenga nella registrazione finale, ma prima, quando l’operatore usa toni rassicuranti e vaghi riferimenti a sconti o enti pubblici. Così si induce la persona a dare un consenso inconsapevole».
Costi raddoppiati e privacy violata
La sorpresa più amara è arrivata con le bollette: la spesa per la fornitura elettrica è passata da 46 a quasi 100 euro, a parità di consumi. Un aumento del 100% rispetto al vecchio contratto. Intanto, rimane da chiarire come siano stati reperiti i dati personali e se siano stati violati i diritti degli utenti.
Consumerismo ha già ottenuto il ritorno al vecchio gestore per V.M., evitando così ulteriori danni, e annuncia che chiederà l’intervento del Garante della Privacy e dell’Antitrust.
I consigli per difendersi
Consumerismo invita i cittadini a prestare la massima attenzione:
- Mai fornire dati personali o codici POD/PDR al telefono, anche se l’operatore dice di chiamare per conto del proprio gestore.
- Non firmare né confermare nulla in fretta: la pressione al consenso è un campanello d’allarme.
- Chiedere sempre il contratto per iscritto, prima di accettare.
- Segnalare subito ogni anomalia alle autorità competenti.
- Chiedere il ripristino del vecchio contratto e l’annullamento delle fatture, se si scopre un’attivazione non richiesta.
Un episodio che riaccende i riflettori sulle insidie del telemarketing e sulla necessità di maggiori tutele per i consumatori.