Si è conclusa con grande partecipazione e entusiasmo la prima edizione della Gin Sale Friendly Competition, il format ideato dalle Cantine Bianchi per raccontare, attraverso la mixology, il cibo e la musica, un territorio – quello marsalese – che cambia pelle, ma non perde anima. Quattro serate intense, tre sfide di qualificazione e una finale esplosiva, ospitate negli Opifici Culturali Bianchi, lo spazio rigenerato che un tempo custodiva alcolici e oggi ospita idee e visioni.
A trionfare nella serata conclusiva, il 24 luglio, è stato Francesco Strazzera, bartender trapanese dal curriculum ricco e dalla mano sicura. Il suo drink “Last Travel” ha convinto pubblico e giuria, grazie a una miscela che racconta esperienze, radici e futuro: «Un cocktail personale – spiega – nato dal desiderio di contribuire allo sviluppo del mio territorio e raccontarne i sapori in modo nuovo».
Il format, come suggerisce il nome stesso, è stato volutamente “friendly”, cioè accessibile, aperto, inclusivo. Lo conferma Claudio Bianchi, patron delle Cantine Bianchi insieme alla moglie Carla Alagna:
«Siamo felici, il nostro Opificio era gremito. È stato un percorso faticoso ma vincente. Questo format lo abbiamo voluto e pensato in ogni dettaglio, sin dal nome. "Friendly" per noi significa mettere al centro le persone, i rapporti, la convivialità».
Ma il vero protagonista è stato lui: Gin Sale, il distillato monobotanico delle Cantine Bianchi, essenziale, sapido, elegante.
«Abbiamo voluto legarlo al territorio con un pizzico di sale marino – racconta Bianchi – e per trovare la giusta formula ci siamo affidati all’Università di Messina. La nostra è stata una scelta controcorrente: un gin monobotanico, che esalta il ginepro e basta, senza sovrastrutture, perfetto per la mixology».
E non è solo il gin a parlare di Marsala. Anche lo spazio in cui si svolge la competition è un pezzo di memoria riconvertito:
«L’Opificio Culturale Bianchi nasce da un magazzino fiduciario, faceva parte del vecchio Baglio Woodhouse dove nacque il vino Marsala. Ora è un contenitore di eventi, bellezza e relazioni. Abbiamo anche recuperato le torri silos che si affacciano sul mare, dove oggi facciamo aperitivi al tramonto».
Durante le serate della competition, ogni cocktail era affiancato da piatti dello chef Peppe Agliano, che ha reinterpretato la cucina siciliana in chiave leggera e contemporanea. Sullo sfondo, musica dal vivo di band locali, a completare un’esperienza multisensoriale che ha fatto centro.
Il pubblico ha avuto un ruolo attivo nel votare i drink, con schede cartacee e interazioni digitali, e i social hanno ospitato una parte della sfida con votazioni online.
Ma la Gin Sale Friendly Competition, assicurano gli organizzatori, è solo all’inizio.
«Vogliamo darle continuità – conclude Claudio Bianchi – perché crediamo che un’impresa debba dialogare con la comunità. Questo è il nostro modo per farlo: con il gin, il sale… e tanta passione.»
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