Tragedia a Bagheria, in provincia di Palermo. Simona Cinà, 20 anni, giocatrice di beach volley originaria di Capaci, è stata trovata morta nella piscina di una villa in via Sant’Isidoro, dove si stava svolgendo una festa privata. La giovane era tra gli invitati a una festa di laurea.
Secondo una prima ricostruzione, Simona è stata vista per l’ultima volta intorno alle 3:20 mentre ballava accanto alla consolle, nei pressi della piscina. Alle 4:10 è partita la chiamata al 118, ma i soccorsi sono stati inutili. Il corpo è stato notato da un ragazzo che stava raccogliendo dei bicchieri. La giovane è stata trovata in acqua, a faccia in su. La piscina è piccola, circa 6 metri per 2, con fondale basso.
I carabinieri della compagnia di Bagheria, coordinati dalla Procura di Palermo, hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. La villa è stata posta sotto sequestro e il magistrato ha disposto l’autopsia.
Sul corpo della ragazza sono stati rilevati dei graffi, che potrebbero essere compatibili con i tentativi di rianimazione, ma non si escludono altre ipotesi. La dinamica dell'accaduto resta al momento poco chiara. Nessuno dei presenti ha riferito di aver visto il momento in cui la giovane è finita in acqua. Gli investigatori stanno ascoltando i testimoni presenti alla festa, circa 80 persone. Alcuni ragazzi si sarebbero allontanati dalla villa prima della mezzanotte.
Nessuna bottiglia di alcol è stata trovata sul posto, sebbene la festa fosse a quanto pare a libero consumo. Anche questo elemento è al vaglio degli inquirenti.
La madre della ragazza ha appreso quanto accaduto solo alle 4:50, chiamando la figlia al cellulare. A rispondere sarebbe stato un ragazzo presente alla festa.
Simona Cinà era molto conosciuta nell’ambiente sportivo locale. Aveva giocato fino allo scorso anno con la società ACDS Capacense Volley. «Era una ragazza solare, appassionata di sport, molto presente anche con i più piccoli», ha dichiarato il presidente Paolo Di Maggio. Si era fermata per partecipare a un programma Erasmus in Spagna.