Le colonne del tempio di Segesta sono diventate testimonianza di una parte della storia d’Italia, quella della colonizzazione dell’Italia in Libia e della storia familiare di una bambina vissuta nei primi anni della sua vita a Tripoli. Un ricordo di un passato che inizia alla fine degli anni Venti in Libia e che coinvolge quattro generazioni. Martedì 29 luglio, dentro il tempio di Segesta è andato in scena “Figlia di due mari”, spettacolo tratto dai romanzi della giornalista Mariza D’Anna. Davanti ad un attento e folto pubblico le parole, la musica, il canto e le immagini hanno raccontato l’importanza della memoria, la terra di Sicilia e la terra d’Africa.
Canzoni dell’epoca interpretate dalla voce della giovane soprano Sara di San Teodoro, interpretate sul palco dal duo pianistico di fama internazionale Paola Biondo e Debora Brunialti hanno accompagnato la recitazione dell’attrice siciliana d’origine ma romana di adozione Caterina Lo Bue e il racconto della Storia d’Italia della giornalista Mariza D’Anna. Una grande suggestione e un ricordo appassionato e lieve che affonda nella memoria di una famiglia siciliana andata in Libia nel 1929 dove ha sviluppato una fiorente attività imprenditoriale agricola, ma nello stesso tempo una storia comune a ventimila italiani che hanno vissuto e lavorato in Tripolitania e Cirenaica, poi espulsi per sempre nel 1970. Una storia italiana ancora poco nota e sconosciuta dai giovani.
I testi sono del drammaturgo e musicologo Guido Barbieri, per molto tempo voce di Radio Tre Suite, la drammaturgia è di Guido Barbieri e Mariza D’Anna, la regia e l’allestimento di Maria Paola Viano. Le interpretazioni sono dell’attric Caterina Lo Bue, di Mariza D’Anna voce narrante, Sara di San Teodoro, soprano e del duo pianistico Paola Biondi e Debora Brunialti. Assistente alla regia e video è Veronica Randazzo.
Le musiche sono delle compositrici Carla Magnan e Carla Rebora. La produzione e l’organizzazione è dell’Associazione Pasquale Anfossi di Genova.
Lo spettacolo è una riduzione teatrale de “Il ricordo che se ne ha” prodotto dall’Ente Luglio Musicale Trapanese e andato in scena in diversi teatri italiani tra i quali l’Ariston e Chiostro di San Domenico a Trapani, il Teatro nuovo di Fiesole e in versione ridotta al teatro E. Sollima di Marsala e al teatro L’Idea di Sambuca di Sicilia.
Lo spettacolo è promosso dal Comune di Calatafimi Segesta con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e del Parco archeologico di Segesta.