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03/08/2025 22:28:00

Trapani, il saluto commosso al Direttore Piero Silvano: dopo 43 anni va in pensione

Non è stato un giorno qualunque, il 24 luglio, per il Comando dei Vigili del Fuoco di Trapani. È stato il giorno del commiato a una figura storica, un punto di riferimento, un professionista rispettato e amato: Piero Silvano, Direttore Coordinatore Speciale, è andato in pensione dopo 43 anni di servizio.

Una cerimonia partecipata e toccante ha accompagnato il suo ultimo giorno in caserma. Abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle che dicevano tutto, senza bisogno di parole. C’era il suono delle sirene, a fare da cornice a quel momento, ma soprattutto c’era il silenzio commosso di chi ha voluto salutare una persona che per tanti è stata un collega, un amico, un mentore.

Al suo fianco, nel giorno dell’addio, il Direttore Regionale Agatino Carrolo, il Comandante Antonino Galfo, i colleghi di oggi e di ieri, i rappresentanti delle istituzioni, giornalisti e amici. Tutti lì per rendere omaggio a un uomo che ha fatto del senso del dovere e della competenza la cifra della sua carriera.

Durante la sua lunga esperienza professionale, Silvano ha diretto settori cruciali come il Soccorso Tecnico Urgente, la Prevenzione Incendi e la Comunicazione in Emergenza, affrontando numerose operazioni complesse, contribuendo a salvare vite e a garantire sicurezza.

“Piero non è stato solo un collega, ma un vero leader. Una persona capace di costruire ponti dentro e fuori dal Comando”, ha detto il Comandante Galfo, sottolineando il suo impegno per il dialogo e la collaborazione con tutto il territorio.

Il Direttore Regionale Carrolo ha ribadito che l’eredità lasciata da Silvano continuerà a vivere attraverso le persone che ha formato:

“Il suo spirito di servizio, la sua abnegazione e la sua passione resteranno per tutti noi un esempio”.

Piero Silvano ha ricambiato con parole semplici, ma profonde:

“Porterò sempre con me i ricordi e le esperienze vissute in questi 43 anni. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa grande famiglia, come lo sono stati mio padre e mio nonno”.

E così, mentre lasciava la sua “seconda casa”, i corridoi del Comando erano pieni di ricordi, volti, storie. Con lui se ne va un pezzo di storia dei Vigili del Fuoco trapanesi, ma resta l’esempio. Quello di un uomo che ha vissuto il proprio mestiere come una missione.