«La Regione gestisce la prevenzione degli incendi in modo blando e inefficace». Non usa mezzi termini la deputata regionale Roberta Schillaci, vicepresidente del gruppo del Movimento Cinque Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana, che torna a puntare il dito contro la gestione dell’emergenza roghi da parte del governo Schifani.
L’affondo arriva dopo gli ultimi incendi che hanno colpito diverse aree dell’Isola, riportando in primo piano un tema strutturale che si ripresenta puntualmente ogni estate, spesso senza risposte all’altezza.
“Il governo Schifani ignora le proposte e rifiuta il confronto”
Schillaci denuncia anche il mancato ascolto da parte della Giunta regionale nei confronti di realtà impegnate nel territorio:
“Il governo ha negato il confronto ad alcune associazioni che chiedevano di discutere sulle modalità di controllo e repressione degli incendi. È un segnale di chiusura che non possiamo accettare. Abbiamo tantissime proposte, già pronte sul tavolo, e chiediamo che vengano prese in considerazione”.
Il M5S rilancia così il tema della prevenzione intelligente, con strumenti avanzati e un approccio integrato che guardi al futuro.
Droni, IA e modelli previsionali: il piano Schillaci
Tra le proposte messe nero su bianco, la deputata elenca:
- Investimenti in droni dotati di sensori avanzati per il monitoraggio in tempo reale del territorio;
- Utilizzo di telecamere a infrarossi;
- Modelli previsionali integrati per i sistemi di allerta precoce;
- Analisi dei dati ambientali tramite intelligenza artificiale;
- E soprattutto, formazione del personale, perché – avverte Schillaci – “non bastano le tecnologie, serve gente preparata a usarle, soprattutto in condizioni di emergenza”.
Non mancano le frecciate: “Servono droni veri, non quelli che cadono col primo colpo di vento”.
"Già falliti nel 2023, non ripetiamo lo stesso copione"
Il Movimento Cinque Stelle parla apertamente di un fallimento sistemico, già evidenziato con i devastanti incendi del 2023 e replicato, secondo la deputata, con i roghi di questi giorni. Da qui la presentazione di un ordine del giorno all’Ars per impegnare formalmente il governo Schifani a investire in tecnologie e formazione, e a riaprire il dialogo con le realtà locali.
“La prevenzione degli incendi non può essere gestita con mezze misure e silenzi. La Sicilia brucia, e chi governa deve assumersi la responsabilità di affrontare la questione in maniera seria e strutturale”, conclude Schillaci.