Una nuova tragedia si consuma nel Canale di Sicilia, dove tre migranti – due uomini originari della Guinea e un minore del Camerun – sono scomparsi in mare dopo essersi lanciati nel vuoto blu, nel disperato tentativo di farsi notare da un’imbarcazione lontana. È accaduto giovedì scorso, ed è stato raccontato dai 50 sopravvissuti salvati da una motovedetta della Guardia costiera italiana.
Ore di deriva e un’illusione di salvezza
Secondo le testimonianze raccolte prima dagli operatori della Guardia costiera e poi dal personale dell’hotspot, il gruppo aveva avvistato all’orizzonte un’imbarcazione – forse un peschereccio – e aveva deciso di seguirla. La rotta incerta è durata ore, ma il carburante è terminato prima di riuscire ad avvicinarsi. A quel punto, tre dei migranti hanno fatto una scelta estrema: si sono tuffati in mare nel tentativo di raggiungere a nuoto la nave, con la speranza che tutti a bordo venissero soccorsi.