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10/08/2025 06:00:00

Cateno De Luca all'attacco: "Parlamento chieda scusa alla Corte dei Conti e ai siciliani"

A manovra ter approvata  Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord è un fiume in piena, nonostante le ferie di agosto. Le variazioni di bilancio sono state in Aula attaccate dall’apposizione e dai franchi tiratori,  cadute alcune norme ritenute fondamentali come l’acquisto di palazzo Cordova, i fondi per l’editoria( riprogrammati a settembre).

De Luca, ritiene che il  Parlamento siciliano debba chiedere scusa alla Corte dei Conti. E ai siciliani.  Un’Aula-ha detto- ostaggio di calcoli politici e ipocrisie: “E’ arrivata anche la vergognosa bocciatura – con voto segreto su proposta delle opposizioni – dell’acquisto dello storico immobile di via Cordova a Palermo, sede della Corte dei Conti. Un palazzo per cui la Regione Siciliana paga l’affitto da oltre trent’anni, messo in vendita per 13,5 milioni di euro: in appena sette anni l’investimento sarebbe rientrato, evitando di continuare a sprecare denaro pubblico”.

 

Per De Luca il Parlamento ha deciso di non acquistarlo, costringendo la Corte dei Conti a lasciare quell’immobile che ora sarà venduto a privati: “Com’è possibile che la norma sia stata bocciata con 35 voti contrari e solo 27 favorevoli, se le opposizioni contano sulla carta appena 23 voti? La risposta è nei numeri: 13 franchi tiratori. Uno degli episodi più gravi di scorrettezza istituzionale e miopia politica. Il Parlamento Siciliano ha perso un’occasione di risparmio, efficienza e rispetto verso una delle sue massime istituzioni di controllo. Ha il dovere morale di chiedere scusa alla Corte dei Conti e, soprattutto, ai siciliani”.

 

Niente risorse per il trasporto alunni

De Luca aggiunge che il Parlamento deve pure spiegare "Perché non sono state stanziate per tempo le risorse necessarie a garantire, già da settembre, l’assistenza e il trasporto scolastico per gli studenti speciali delle scuole superiori. Una vergogna istituzionale, frutto delle faide interne alla maggioranza e della tracotanza dell’opposizione, che hanno impedito al Parlamento di intervenire con prontezza, rinviando tutto a dopo l’estate. Nella provincia di Messina – sottolinea – grazie alla visione amministrativa del Sindaco Federico Basile, che ha fatto tesoro dell’esperienza maturata al mio fianco, le risorse sono state già previste e il servizio sarà garantito sin dall’inizio dell’anno scolastico. Ma nelle altre province e nei restanti comuni della Sicilia cosa accadrà? Chi si prenderà la responsabilità di questo ritardo ai danni di famiglie che non possono più aspettare? Il Parlamento – conclude De Luca – ha il dovere di dare risposte. E di chiedere scusa”.

 

 

 

De Luca contro il partito del non s’ha da fare

 

Per il deputato di Sud chiama Nord le opposizioni e i franchi tiratori della maggioranza hanno esagerato, cercando di bloccare il lavoro del governo regionale: Io ho partecipato a una trentina di variazioni di bilancio nel Parlamento Siciliano dal 2006 ad oggi e vi posso assicurare che quelle che ho affrontato nel 2024 e 2025 con il governo Schifani sono radicalmente diverse rispetto al passato quando servivano solo a coprire falle nella gestione corrente, spostando le stesse risorse da una voce all’altra. Era come con i cosiddetti aerei di Mussolini: sempre gli stessi, mostrati in luoghi diversi per far credere che si trattasse di una flotta numerosa. Nel 2024 e 2025 invece abbiamo fatto variazioni per aggiungere nuove risorse alla gestione corrente annuale, grazie al buon andamento dei conti pubblici della Regione Siciliana”.

 

De Luca rivendica con forza il proprio ruolo decisivo nella conferenza dei capigruppo: “Sono stato determinante per l’utilizzo della cosiddetta “tagliola”, strumento necessario per impedire la dittatura delle opposizioni su una maggioranza fragile. Non ho accettato che la guerra politica dichiarata dalle opposizioni per ordini romani, alimentata da dinamiche giudiziarie, paralizzasse la buona amministrazione – incalza – che impone invece di fare le cose nei tempi giusti. Mettere i soldi a settembre per i servizi agli studenti disabili è una mortificazione imposta dalla tracotanza delle opposizioni, avallata dalle faide interne alla maggioranza”

 

De Luca sottolinea il valore politico dell’operazione, anche sul piano della posizione del proprio gruppo: “Possiamo affermare che questa variazione si è fatta grazie al senso di responsabilità di Cateno De Luca, capogruppo degli Ibridi? (Non siamo né opposizione né maggioranza, anzi prendiamo gli sputi delle opposizioni e subiamo le gelosie di alcuni pezzi della maggioranza). Io lo affermo e lo rivendico alla luce del sole!”.

E aggiunge: “Non ci aspettavamo ringraziamenti, né li abbiamo chiesti. Ma il risultato ci ha ampiamente ripagati. Aver sconfitto il partito del ‘non s’ha da fare’ solo per mero capriccio ed ingrato calcolo politico è la più grande soddisfazione – conclude De Luca – che ci ripaga anche della fase del non essere sempre compresi. Il tempo con me è sempre galantuomo”.

 

 

Gli interrogativi diretti

Senza giri di parole, come è abituato a fare, incalza: “Cosa ci hanno guadagnato le opposizioni nell’impedire al Parlamento di destinare i soldi per gli studenti speciali (Asacom, trasporto, assistenza personale)? Cosa ci hanno guadagnato nel bloccare l’acquisto dell’immobile di via Cordova per la Corte dei Conti?”

E risponde lui stesso: “Ve lo dico io: hanno solo consentito al partito dello strapuntino, che sta intossicando la maggioranza, di tenere in ostaggio con maggiore assiduità il Presidente Schifani”.