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25/09/2025 20:00:00

 Deputato supplente all'ARS, per il M5S norma pensata per aggirare il taglio parlamentari

Scoppia la polemica all’Assemblea regionale siciliana sulla norma che introduce la figura del deputato supplente. A sollevare le critiche è stato il deputato del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica, relatore di minoranza sul provvedimento, che non ha risparmiato attacchi:
 

“Altro che norma di rango costituzionale – ha dichiarato – il supplente sarà un deputato succube, privo di libertà e autonomia, sempre sotto scacco dell’assessore che sostituisce e potenzialmente esposto a ricatti politici”.

 

Per Varrica, la riforma non rappresenta alcun passo avanti istituzionale, bensì un espediente per vanificare la riduzione del numero dei parlamentari siciliani da 90 a 70: “Così si arriva di fatto a 82 deputati. È una norma autoreferenziale, che non interessa minimamente ai cittadini e serve solo a fare un favore alla politica stessa”.

 

Sulla stessa linea anche il capogruppo pentastellato Antonio De Luca, che ha ribadito il netto “no” del Movimento: “Quella del deputato supplente è una norma abominevole, voluta da Roma e sostenuta dal centrodestra. Si rischia di creare un gruppo di deputati sotto ricatto politico, privi di indipendenza, con un grave squilibrio tra potere legislativo ed esecutivo. Per questo il M5S voterà contro e auspica che l’Ars mandi a Roma un segnale di dignità e autonomia”.

Il dibattito sulla riforma resta acceso, con il Movimento 5 Stelle pronto a dare battaglia in aula per impedirne l’approvazione.