“Quattro giorni di vacanza persi a causa delle zanzare”. È la denuncia arrivata da un operatore turistico di Contrada Berbaro, che ha visto una famiglia francese lasciare in anticipo la propria casa vacanza, nonostante il soggiorno fosse già prenotato e pagato.
Il caso, segnalato all’amministrazione comunale dall’Associazione Strutture Extralberghiere e Locazione Turistica di Marsala (ASE), presieduta da Fabio Alba, rischia di danneggiare seriamente l’immagine della città agli occhi dei visitatori.
Nella nota inviata al sindaco Massimo Grillo e all’assessore al Turismo Salvatore Agate, l’associazione – che rappresenta 125 operatori per un totale di 137 unità e 580 posti letto – sottolinea come le disinfestazioni private non siano sufficienti a contrastare l’invasione di zanzare nella zona, chiedendo un intervento urgente e strutturato.
Si richiedono cicli di trattamenti adulticidi e larvicidi, con prodotti non inquinanti, sia nelle aree pubbliche che nei punti di ristagno d’acqua, oltre a un’ordinanza per obbligare la pulizia di terreni incolti e piscine in disuso. Un’azione preventiva che, secondo l’ASE, non solo migliorerebbe la vivibilità per i residenti, ma ridurrebbe anche il rischio sanitario legato al virus West Nile, già responsabile di decessi in altre parti d’Italia.
“Marsala – ricorda Alba – ha puntato sul turismo come volano per l’economia locale. Ma se i visitatori sono costretti a fuggire, perdiamo credibilità e opportunità”.
Il settore extralberghiero chiede che il problema non venga sottovalutato, perché tra zanzare e cattiva pubblicità, la stagione estiva rischia di “pungere” nel vivo l’economia marsalese.