La Procura di Termini Imerese ha incaricato un esperto chimico tossicologico per fare piena luce sulle cause della morte di Simona Cinà, la ventenne di Capaci deceduta nella notte tra venerdì e sabato 2 agosto durante una festa di laurea ad Aspra.
Il pubblico ministero Raffaele Cammarano ha nominato come consulente il chimico palermitano Vincenzo Nicoli, 47 anni, che dovrà eseguire ulteriori accertamenti successivi all’autopsia già effettuata sul corpo della giovane. Gli approfondimenti riguarderanno in particolare la ricerca di tracce di alcol e sostanze stupefacenti.
Secondo le prime informazioni, Simona avrebbe assunto droga e alcol in quantità che avrebbero provocato uno stato di incoscienza. Gli invitati presenti non si sarebbero accorti immediatamente della situazione, e la ragazza sarebbe finita in piscina senza che nessuno intervenisse in tempo.
Gli esami tossicologici sono ritenuti decisivi per stabilire se il decesso sia stato dovuto a cause naturali oppure a un malore indotto dall’uso di sostanze.
Il drammatico episodio si è verificato intorno alle 3:20 di notte, quando Francesca Evola ha trovato Simona in fondo alla piscina in bikini. I tentativi di rianimazione sono stati inutili e il medico legale ha confermato l’annegamento.
Restano ancora punti da chiarire sulle circostanze e sul momento esatto in cui Simona abbia perso conoscenza, mentre amici e familiari attendono risposte dalle analisi per comprendere quanto accaduto.