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14/08/2025 21:09:00

Il Comune di Trapani lascia il Palailio alla Shark, almeno per una stagione. Ma Antonini non ci sta...

Una apertura del Comune che, però, viene intesa come una chiusura dalla società. Così fra la Giunta di Trapani e la Trapani Shark resta il gelo, nonostante il sindaco Giacomo Tranchida abbia continuato a garantire, documento alla mano, il Palasport comunale alla squadra di basket. Almeno per la prossima stagione, quella nella quale i granata disputeranno il loro secondo consecutivo campionato in A, facendo anche l'esordio in Europa, con la Champions League.

L'apertura di Tranchida arriva con un comunicato nel quale mette, nero su bianco", una apertura, anche se "a tempo", perché pur garantendo l'impianto alla Shark, fissa anche un termine massimo entro il quale la querelle dovrà essere risolta: il 31 ottobre, sia per quanto riguarda la stagione passata sia per quella che sta per cominciare.

La scelta del sindaco Tranchida si basa sulla volontà di "garantire l'interesse generale della rappresentata continuità nell'assicurare il regolare svolgimento del campionato" alla Shark e, così, annuncia di continuare a "a garantire l'utilizzo del Palazzetto dello Sport per la stagione sportiva 2025-2026".

Ma, subito dopo precisa che la sua non è una resa nei confronti di Valerio Antonini. Perché, allo stesso tempo, sottolinea come la concessione viene concessa "in attesa di procedere nel rispetto di leggi, regolamenti, normative anche di natura contabile, ai necessari approfondimenti e precisazioni funzionali, tanto per la composizione anche trantattiva (entro e non oltre il 31 ottobre) delle posizioni tra le parti, nonché all'adozione di tutti i provvedimenti amministrativi consequenziali a tutela degli interessi anche patrimoniali dell'Ente, ivi comprese le procedure di evidenza pubblica per eventuali successive assegnazioni dell'impianto. Fermo restando il richiesto assolvimento del canoni elettrici e idrici (oggetto di contraddittorio e salvo conguaglio) nonché degli adempimenti conseguenti alle posizioni fiscali e tributarie di competenza comunale".

Insomma, Tranchida vuole garantire da un lato l'Ente e dall'altro pa squadra, patrimonio della città, assicurando che quanto dovrà essere pagato da Antonini, dovrà essere pagato. Fino alla conferma che, all'orizzonte, c'è anche la possibilità di un nuovo bando per l'assegnazione dell'impianto.

L'apertura di Tranchida, però, non è quella che si aspettava Valerio Antonini, il presidente granata ormai impegnato in un continuo braccio di ferro con Tranchida, dalla politica alla gestione proprio dell'impianto dove la Shark disputa le proprie gare interne.

Il numero uno della Shark risponde, sui suoi canali social, definendo le parole di Tranchida "la solita presa per i fondelli", annunciando l'avvio di una battaglia legale. "E' evidente che non c'è alcuna garanzia di continuità dell'attività. Una vergogna assoluta. Da domani lavoreremo con i legali per far capire che siano tutto fuorché dei pivelli da prendere in giro. E' chiaro che il Comune non vuole né Valerio Antonini né la Trapani Shark a Trapani. Pertanto ci muoveremo di conseguenza. Basta, mi sono veramente stancato".