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15/08/2025 06:00:00

Da Lilybaeum a Pausilypon: i semi di Posidonia uniscono Marsala e Napoli

Marsala, già Lilybaeum, risponde ad appello del Parco Sommerso Di Gaiola a Napoli, già Pausilypon, ove Publio Vedio Pollione eresse una delle suntuose ville dell’aristocrazia romana e divenuta alla sua morte (15 a.C.) villa Imperiale C’è un luogo a Napoli, ignoto alla stragrande maggioranza dei turisti, dove l’amore per la natura e la cultura resistono al tempo! Nel cuore del Golfo di Napoli, tra storia, natura e cultura... Istituita con Decreto Interministeriale del 7/8/2002, l’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” (www.areamarinaprotettagaiola.it) prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo, nel settore nord occidentale del Golfo di Napoli. Con una superficie di appena 41,6 ettari, si estende dal pittoresco Borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi racchiudendo verso il largo parte del grande banco roccioso della Cavallara. 

 

Il Parco Sommerso di Gaiola è incluso nella Zona Speciale di Conservazione IT8030041 "Fondali Marini di Gaiola e Nisida" della rete europea di protezione "Natura 2000". Il Parco Sommerso di Gaiola oggi è un importante sito di Ricerca, formazione, divulgazione scientifica ed educazione ambientale per la riscoperta e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale del Golfo di Napoli. Il Parco Sommerso di Gaiola è inoltre riconosciuto quale "Luogo della cultura" (parco-archeologico-sommerso-di-gaiola) ai sensi del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio).

 

È qui che nasce il progetto PosiFARM In collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, lancia il Progetto PosiFarm per la coltivazione sperimentale di piantine di Posidonia oceanica al fine di riforestare i fondali di Posillipo, una volta ricchi di questa fondamentale fanerogama marina.
 

Il progetto prevede la raccolta dei frutti della Posidonia, le olive di mare, che trasportati dalle correnti finiscono spesso spiaggiati sulle nostre coste. Una volta recuperati una parte sarà messa a germinare in apposite vasche attrezzate presso la Stazione Zoologica di Napoli ed il Parco Sommerso di Gaiola in attesa che le piccole plantule possano fortificarsi abbastanza per essere trapiantate in mare, mentre un'altra parte sarà seminata direttamente sui fondali del Parco in aree idonee, precedentemente individuate.

 

Recentemente anche la Rai ha parlato del progetto. Era giugno quando durante l’immancabile caffè del mattino, ascoltando la immancabile radioRai, sento parlare del progetto PosiFARM. Una delegata del progetto invitò i cittadini, che vivono in prossimità del mare, a segnalare eventuali avvistamenti dei semi di Posidonia. Infatti spesso, a seconda delle correnti, finiscono sulla battigia o sugli scogli, così come è successo nel mio caso! Già nel 2019 avevo avuto l’esperienza di avvistare questi semi sulla spiaggia di RinaRussa a Petrosino! Quindi l’appello mi colpì particolarmente. Dopo qualche giorno, durante un momento di relax nel mare antistante il museo Anselmi, ho notato i semi! Pertanto, ho contattato il responsabile del progetto nella persona del Dott. Maurizio Simeone e lì è iniziata l’avventura dei semi che ho volutamente denominato Lilybaeum.

 

 

 



Ambiente | 2025-08-26 12:17:00
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