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15/08/2025 08:22:00

Siccità in Sicilia: avviato il dissalatore di Gela, produrrà fino a 100 litri al secondo

La Sicilia compie un nuovo passo nella lotta contro la crisi idrica. Il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, ha annunciato l’avvio del dissalatore di Gela, il secondo in funzione nell’Isola dopo quello di Porto Empedocle.

 

«Siamo a due – ha scritto Cocina sui social –. È arrivato il giudizio di potabilità dell’Asp di Caltanissetta. A breve, l’acqua dissalata, miscelata con quella proveniente dall’invaso del Ragoleto, entrerà nella rete di Gela e servirà anche i comuni della fascia costiera».

 

L’impianto, nella fase iniziale, produrrà 50 litri di acqua al secondo. Una capacità destinata a raddoppiare nei prossimi giorni, raggiungendo i 100 litri al secondo.

Cocina ha ricordato che il progetto è frutto di un lavoro avviato oltre un anno fa dalla Cabina di regia regionale, con riunioni e sopralluoghi tra maggio e luglio 2024. «Non è la soluzione definitiva – ha precisato – ma un tassello importante, insieme agli altri interventi già avviati e in programma, per mitigare l’emergenza idrica e garantire una fornitura più stabile».

 

"La rete di Siciliacque (ex EAS) è stata pensata e realizzata in modo lungimirante come interconnessa per cui tutto il nisseno e l’agrigentino avranno benefici  - contonua Cocina - e nei prossimi giorni con le ATI (enti poco conosciuti di governo del sistema idrico provinciale) e i gestori la Cabina regia valuterà il riassetto del sistema di fornitura idropotabile oggi positivamente modificato da nuove fonti  di acqua di pozzi, sorgenti, fiumi e dissalatori". 

 

Tra le azioni complementari elencate: il recupero e l’efficientamento di pozzi e sorgenti, la riparazione delle condotte, il miglioramento degli invasi e delle opere di adduzione. Una strategia che combina misure a breve e medio termine, in attesa degli interventi infrastrutturali di lungo periodo che dovranno essere completati e accelerati.

 

"Il dissalatore non è la soluzione ma è un elemento che concorre alla soluzione, con i suoi pro e i contro, così come gli interventi già realizzati e da realizzare (soprattutto in via ordinaria) per mitigare l’emergenza idrica e stabilizzare la fornitura idrica: -recupero e efficientamento pozzi e sorgenti; -riparazione condotte e reti; -efficientamento invasi, -efficientamento traverse di adduzione e poi … —“efficientemento” della organizzazione e gestione dei servizi idrici a tutti i livelli della galassia … Una strategia che vede diverse tipologie di interventi a breve e medio termine per il superamento dell’emergenza . Restano gli interventi infrastrutturali  a lungo termine da portare a compimento e accelerare", conclude Cocica.