Proseguono i controlli dei Carabinieri nella provincia di Trapani per contrastare il caporalato e il lavoro nero nelle campagne. Nel mese di agosto, il Comando Provinciale e il Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno effettuato una serie di verifiche in 18 aziende agricole, impegnate soprattutto nella raccolta di meloni, angurie e altri ortaggi stagionali.
Dai controlli sono emersi sette lavoratori irregolari, tutti stranieri, impiegati senza contratto. Le ispezioni hanno inoltre portato a scoprire gravi violazioni in materia di sicurezza e sfruttamento della manodopera.
Le irregolarità accertate hanno comportato ammende per oltre 12mila euro e sanzioni amministrative per più di 45mila euro. Sono state anche quattro le denunce scattate a carico di imprenditori agricoli.
In due casi, i titolari delle aziende facevano lavorare i braccianti in condizioni particolarmente dure: turni giornalieri superiori alle 10 ore, servizi di guardiania notturna imposti senza alcuna tutela, alloggi degradanti e retribuzioni irrisorie, ben lontane dal rispetto dei contratti e della dignità del lavoro.
L’operazione rientra nel piano nazionale dell’Arma dei Carabinieri per colpire le forme di sfruttamento nel settore agricolo, un fenomeno che in Sicilia continua a rappresentare un’emergenza sociale e occupazionale.