Questa mattina si è tenuto in Prefettura un incontro convocato dalla prefetta Daniela Lupo per affrontare la vicenda del Palasport di Trapani, al centro di uno scontro acceso tra il Comune e la società di pallacanestro Trapani Shark.
Attorno al tavolo, oltre alla rappresentante del Governo, sedevano il questore Felice Peritore, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Costantino La Vecchia, il vicecomandante provinciale dei Carabinieri Dario Vigliotta, il sindaco Giacomo Tranchida con il segretario generale del Comune, e il presidente degli Shark Valerio Antonini, accompagnato dal suo staff.
La nota della Prefettura
Con una nota diffusa al termine della riunione, la prefetta ha fatto sapere che l’incontro, durato circa un’ora, è stato indirizzato soprattutto a garantire il mantenimento di un clima sereno, considerati i rischi di tensioni in città e l’ipotesi, circolata nei giorni scorsi, di un trasferimento della squadra in un’altra sede.
La Prefettura ha richiamato entrambe le parti alla necessità di non esasperare gli animi e di mantenere un linguaggio “consono al ruolo e alla funzione ricoperta”. È stato inoltre ricordato che, in caso di mancato accordo, resta sempre percorribile la via dell’Autorità giudiziaria, con il rispetto dovuto alle istituzioni, considerate patrimonio comune dei cittadini.
Le posizioni di Antonini
A rendere pubblico l’altro versante dell’incontro è stato lo stesso Antonini, attraverso un video diffuso sulla piattaforma X. Secondo il patron della squadra granata, il nodo resta la validità della convenzione stipulata con il Comune per la gestione del Palasport.
Antonini ha sottolineato di avere affidato la difesa della posizione degli Shark all’avvocato Rubino, già legale del Comune in passato, che avrebbe ribadito “per iscritto” la piena validità della concessione, non inficiata dalla trasformazione societaria da SSD a Srl.
Per il presidente non si tratterebbe più di un “tavolo tecnico”, ma di un vero e proprio tavolo legale, dove la società ha chiarito la propria posizione definitiva.
L’aut aut del club
Antonini ha definito “tragicomica” la posizione del Comune, accusandolo di portare avanti motivazioni “più politiche che legali”. Ha inoltre rivelato di avere già sottoscritto accordi con un’altra città per garantire alla squadra la possibilità di disputare il campionato, evitando rischi con la Lega di Serie A, qualora la convenzione non venisse riconosciuta.
Allo stesso tempo, ha ribadito la disponibilità degli Shark a proseguire a Trapani, a patto che vengano rispettati gli impegni firmati nella convenzione.
Prospettive e incognite
Ufficialmente, l’esito dell’incontro è stato un rinvio al tavolo già insediato a Palazzo d’Alì per cercare un’intesa condivisa. Ma la partita appare tutt’altro che chiusa.
Da un lato, la Prefettura insiste sulla necessità di abbassare i toni e preservare l’ordine pubblico; dall’altro, le dichiarazioni di Antonini fanno emergere la possibilità concreta di uno strappo definitivo, che potrebbe portare la squadra a giocare lontano dalla città.
La vicenda del Palasport resta dunque sospesa tra carte bollate e pressioni istituzionali, con la comunità sportiva e i tifosi in attesa di capire quale sarà il destino degli Shark e della pallacanestro a Trapani.