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26/08/2025 16:24:00

Il trapanese Livio Tranchida nuovo direttore generale dell'ospedale "Città della Salute" di Torino

Il trapanese Livio Tranchida è il nuovo direttore generale dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. A nominarlo è stata la Giunta regionale del Piemonte, guidata dal presidente Alberto Cirio, su proposta dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi e la decorrenza dell'incarico, quinquennale, sarà dal 1° settembre.

Tranchida, 49 anni, attualmente è direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo, della quale è stato anche nominato ad interim commissario fino al 30 novembre, in attesa dell'individuazione del nuovo direttore generale.

Nonostante la giovane età, Livio Tranchida ha già alle spalle una importante carriera in ambito sanitario e non solo. In passato, infatti, è stato direttore generale di Amos, una azienda che supporta l'attività sanitaria, ospedaliera e territoriale pubblica nella Regione Piemonte, fornendo beni e servizi.

Prima ancora Livio Tranchida, laureato in Economia Aziendale alla Bocconi di Milano, è stato direttore dell’Organizzazione, Pianificazione strategica e Risorse umane del Comune di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, e ancora direttore generale della Fondazione Istituto Geriatrico “La Pelucca” Onlus.

Livio Tranchida arriva dall’ospedale di Cuneo che, anche grazie alla sua gestione, è statovalutato il miglior ospedale d’Italia e rappresenta sicuramente uno dei manager sanitari più preparati che ci siano nel nostro Paese, tant’è che ha ricevuto più volte proposte di incarichi da altre zone d’Italia

Tranchida, come ha sottolineato Alberto Cirio, il presidente della Regione Piemonte, "rappresenta sicuramente uno dei manager sanitari più preparati che ci siano nel nostro Paese, tant’è che ha ricevuto più volte proposte di incarichi da altre zone d’Italia. Abbiamo quindi individuato una delle figure migliori assegnandogli un ruolo delicato e chiedendogli di proseguire nella linea del rigore, ma anche della condivisione con tutti gli attori della nostra sanità pubblica per rilanciare uno dei più grandi ospedali d’Italia".