I consiglieri di opposizione di Trapani, tutti del centrodestra, sabato saranno in piazza nella manifestazione organizzata dal partito di Valerio Antonini, Futuro, contro il Sindaco Giacomo Tranchida.
“Dal 2023, anno della campagna elettorale, abbiamo presentato ai cittadini un progetto alternativo per la città: un percorso di sviluppo fondato sulla trasparenza, sulla pianificazione e sul rispetto delle istituzioni. Quel progetto è stato infranto dai tatticismi, dalle opacità e da nodi politici e amministrativi che oggi, a distanza di oltre due anni, trovano persino conferma, solo oggi, nelle ammissioni dell’assessore Barbara - scrivono i consiglieri in una nota diffusa da Maurizio Miceli - In questi due anni di opposizione consiliare abbiamo costantemente denunciato e contrastato le politiche del sindaco Tranchida e del Partito Democratico, politiche che hanno ridotto la città a una condizione drammatica: totale assenza di sviluppo e di visione strategica; calo del turismo; cimitero in stato di degrado e abbandono; cronica emergenza idrica; ritardi gravi e pericolosi nella gestione dei fondi PNRR, con il rischio concreto di perdere finanziamenti vitali; incertezza e ambiguità sulla realizzazione della RSA e avallo di scempi come il sottopasso; progetti improvvisati e fumosi come i canali, accompagnati da continue deresponsabilizzazioni; assenza di manutenzione ordinaria e di interventi straordinari, lo stato disastroso delle partecipate Trapani Servizi, Ente Luglio Musicale, ecc.. Oggi, dinanzi a questo quadro disastroso, guardiamo con favore alla presa di posizione del Presidente Antonini e del movimento Futuro che si sono collocati sulla nostra stessa lunghezza d’onda, nello schieramento opposto a Tranchida e al Pd, con l’obiettivo di liberare la città da un sistema di potere ormai logoro, autoreferenziale e dannoso".
"Per queste ragioni - conclude la nota - parteciperemo convintamente alla manifestazione di sabato, davanti a Palazzo D’Alì alle ore 10:00, e invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi. È il momento di alzare la voce e far capire che Trapani non merita più un governo di tipo monarchico, che piega Comune e partecipate a meri calcoli politici ed elettorali".
L'obiettivo dichiarato di Antonini è di portare in piazza almeno 5000 persone.