Marsala 2026. Grillo: "Ho deciso, mi ricandido". Centrodestra diviso
Manovre elettorali e politiche che vedono impegnato il centrodestra in una discussione ampia in provincia di Trapani: si parte da Alcamo dove aleggia la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco Domenico Surdi, si continua con Trapani dove l’imprenditore Valerio Antonini ha creato il suo movimento, Futuro, e dove comunque ci sono degli scossoni politici importanti, unitamente ad un clima non sereno.
Di questo si è parlato nella riunione di lunedì sera, che ha visto riuniti i presidenti provinciali dei partiti di centrodestra, ovviamente la discussione passa anche e soprattutto da Marsala chiamata al voto nella primavera del 2026. E proprio su Marsala il segretario di Forza Italia, onorevole Toni Scilla, fa sapere che non è stata assunta alcuna decisione, che sono diversi i profili a cui si fa riferimento ma che la coalizione deve restare unita, una unità di centrodestra che va-ha detto-preservata creando una alternativa all’attuale sindaco, Massimo Grillo, credibile e forte.
Anche per Maurizio Miceli, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, le questioni affrontate sono state diverse e di natura provinciale. Nessuna, ancora, scelta su Marsala, anzi Miceli ha specificato: “Qualsiasi soluzione adottata su Marsala avverrà alla presenza dei civici e di tutti i partiti. E io personalmente delibererò la scelta su Marsala col coordinamento provinciale. Chiaramente scelta che condivideremo con gli alleati”.
Il sindaco Grillo: “Mi ricandido” Intanto il sindaco uscente Massimo Grillo ha sempre ribadito il suo intendimento a ricandidarsi. Sul tavolo mette i cinque anni di lavoro: “In questi anni abbiamo lavorato con impegno, dedizione e responsabilità per dare a Marsala un nuovo volto, recuperando il suo antico rapporto con il mare, riportando al loro antico splendore veri e propri gioielli della città e riqualificando angoli del territorio comunale abbandonati da decenni nel degrado. Nonostante le difficoltà del periodo iniziale segnato dalla pandemia, abbiamo dato attuazione ad una visione di ampio respiro che oggi si traduce in opere concrete. Penso ai progetti di rigenerazione urbana, come il Parco della Salinella, la riqualificazione del waterfront, l’intervento a tutela dell’ecosistema marino dello Stagnone, la Cittadella dello Sport, la piscina comunale. Accanto a queste opere, abbiamo rafforzato i servizi alla persona con la casa di riposo Giovanni XXIII, la sistemazione di un’ala del vecchio ospedale San Biagio e gli itinerari turistici affidati a soggetti fragili. Meritano menzione inoltre gli investimenti sugli asili nido e sulle scuole e l’attenzione per la mobilità e l’intermodalità, elementi fondamentali per una città più giusta, inclusiva ed efficiente. Abbiamo messo a terra interventi che ridisegnano il volto della città e che testimoniano una programmazione attenta, rispettosa dell’ambiente e con lo sguardo rivolto al futuro”. Sulla ricandidatura è chiaro: “ Marsala merita continuità e stabilità per completare questo percorso. Per questo, confermo di essere in corsa per un secondo mandato, con l’umiltà e lo spirito di servizio che contraddistinguono la mia persona e il mio modo di intendere l’impegno politico. Un secondo mandato permetterà di consolidare i risultati raggiunti e portare avanti il lavoro avviato per una città ancora più moderna, vivibile e competitiva; una città finalmente all’altezza delle sue straordinarie potenzialità. Sono convinto che la politica, soprattutto a livello locale, debba saper ritrovare momenti di unità e di condivisione”. Grillo fa appello e richiama il centrodestra regionale: “La quinta città della Sicilia, inoltre, ritengo meriti un’attenzione particolare da parte del tavolo regionale del centrodestra. In questi anni ho sempre cercato di ascoltare e di valorizzare le energie migliori della nostra città, e sono certo che ci siano ancora tante competenze, sensibilità e storie personali in grado di dare un contributo di valore al lavoro che ci attende. Guardare avanti significa anche saper recuperare rapporti umani, ritrovare sinergie e mettere da parte incomprensioni, nell’interesse esclusivo di Marsala e dei marsalesi”.
Ombra: il centrodestra faccia la sua scelta Salvatore Ombra è l’attuale presidente di Airgest non si è mai proposto ma ha sempre detto che qualora il centrodestra unito dovesse richiedere una sua candidatura lui non si tirerebbe indietro: “Ribadisco la mia disponibilità, ma è legata all’unità del centrodestra. Non ho finora avuto alcuna interlocuzione impegnativa, mi pare che si facciano tante riunione e spero che a breve si possa definire un candidato. Qualunque sarà io voterò per il candidato di centrodestra”. Ombra poi sottolinea che “Qualora il centrodestra lo dovesse investire, contando sulla sua professionalità, valuteremo insieme il cammino da fare. Io continuo ad occuparmi di aeroporto, ill 16 settembre alla Regione Siciliana presenteremo i progetti approvati e finanziati dalla stessa Regione, per quasi 13milioni di euro di interventi. Da qui a breve poi ci sarà una importantissima conferenza stampa tra Airgest e Ryanair per annunciare novità sul traffico dell’aeroporto di Trapani.
Leonardo Curatolo: io sono in campo Una candidatura c’è è quella di Leonardo Curatolo, che si presenta come civico ma con i piedi piantati nel centrodestra.
Le altre posizioni: Passalacqua, Gandolfo, Ruggieri
Rino Passalacqua: giri di parole e banalità. Città stagnante. Insieme al collega d’Aula Piero Cavasino hanno creato un gruppo e un movimento che si chiama “Marsala Democratica". Per il consigliere che fu anche assessore con il sindaco Alberto Di Girolamo, non ci sono grandi novità: “Le prossime amministrative che si svolgeranno per eleggere il sindaco ed i 24 consiglieri comunali, sono sempre più imminenti, a naso vedo un gran da farsi solo da parte della maggior parte dei consiglieri uscenti, per cercare di varcare per l’ennesima volta la soglia di palazzo VII aprile!”. Per Passalacqua non c’è da parte degli inquilini attuali di Palazzo VII Aprile un interesse valoriale: “Non li vedo molto interessati “al come” debba verificarsi tutto ciò, l’importante è scegliere il cavallo vincente; cavallo vincente che al momento per i più non è affatto palese, le figure che autoreferenziali di cui si fanno i nomi, poco appeal esercitano nei cuori sia degli addetti ai lavori ed ancor meno presso chi guarda dalla finestra di casa sua il futuro di questa che potrebbe essere una ridente cittadina!”. Assenza di leader, ha detto, e città stagnante: “Al momento la situazione è a dir poco stagnante! Pochissimo entusiasmo tra la gente nonostante la data delle consultazioni si avvicina! Mancano i leader capaci di dare speranza, i così malvisti partiti non esistono più come luoghi di incontro e confronto, ma quelli che ancora sono la trasposizione locale di loghi nazionali, a Marsala sono divisi e belligeranti come mai prima d’ora, forse perché i rappresentanti scelti a dirigerli sono di modesto spessore politico( penso che sia fatto apposta dai dirigenti sovracomunali, che pensano sempre a Marsala, solo come terra di conquista) l’aberrazione che più leggo in questi mesi infatti è che nessuno appartiene ad un campo ben delineato, tutti sono o perlomeno si definiscono civici, dimenticando che il senso civico è la base del vivere democratico, non è una caratteristica distintiva! È ovvio che in me e a tanti cittadini marsalesi tutto ciò torna incomprensibile, giri di parole, le solite banalità ripetute a pappagallo e questo dovrebbe bastare a riconoscere un candidato valido? Ricordo ai contendenti che Marsala oltre a essere un brand forte, ha al suo interno figli che non hanno l’anello al naso, è piena di persone che studiano, lavorano, svolgono mestieri importanti, c’è un humus che non può accontentarsi di così poco! Credo che questa mia ultima riflessione è sconosciuta agli odierni competitors”.
Michele Gandolfo: marsalesi delusi Il coordinatore cittadino di Grande Sicilia si sofferma sulle carenze della città, sulle aspettative tradite: “Negli ultimi anni la nostra città ha vissuto una fase amministrativa segnata da promesse disattese, distanza crescente tra palazzo e cittadini.I marsalesi si sentono abbandonati, disillusi da una politica che si guarda allo specchio ma non guarda più negli occhi le persone”. Anche il neo partito di Raffaele Lombardo, rappresentato di Gandolfo, quindi è al lavoro per un progetto alternativo: “Che con sarà una semplice somma di sigle ma un patto con la città, fatto di ascolto, competenza e passione! Stiamo individuando una leadership giovane che avrà il compito di rimettere al centro i bisogni reali:lavoro, servizi, sicurezza, decoro urbano, sostegno ai giovani e agli anziani. Non ci interessa vincere per occupare poltrone ma ci interessa restituire dignità alla nostra città e costruire un percorso che guardi al futuro senza rancori ma con coraggio. Nessun nome ancora: “Nelle prossime settimane individueremo assieme ai nostri alleati una figura autorevole, pulita e capace di unire le forze migliori di Marsala. Un candidato che non nasca nei corridoi ma nelle piazze, tra la gente. Questa, ribadisco, non sarà una campagna contro qualcuno ma una battaglia per il rilancio di Marsala. Per una città che torni a respirare e per una politica che torni a servire”.
Paolo Ruggieri: difficile la coesione Ripresi gli incontri dopo a pausa estiva, per il leader di ProgettiAmo Marsala, Paolo Ruggieri: “Per esperienza vissuta in prima persona, posso affermare che non è affatto semplice definire una coalizione che abbia i crismi della coesione nonché della univocità di intenti e che rimanga tale fino alle elezioni e, quel che più conta nell'interesse della collettività, durante tutto il mandato quinquennale. ProgettiAmo Marsala sta facendo la sua parte, con coerenza e lealtà, per contribuire a buoni esiti politici, programmatici ed amministrativi. Auspichiamo che in tempi ragionevolmente brevi possano concordemente definirsi le migliori intese e nel frattempo ci stiamo impegnando per definire il nostro programma e per allestire una lista, come sempre competitiva, per il Consiglio Comunale”.
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