L’associazione “Amici del Parco Archeologico di Marsala” interviene nel dibattito avviato da una petizione cittadina che chiede di ripristinare il libero attraversamento dell’antico viale all’interno del Parco archeologico di Capo Boeo. In una lettera indirizzata alle istituzioni, l’associazione definisce la richiesta «assurda e anacronistica».
Secondo gli "Amici del Parco", la petizione sarebbe frutto di una scarsa conoscenza del valore e della fragilità del sito archeologico, che ha bisogno di tutela e risorse per continuare a crescere. L’idea di riportare l’area a un uso pubblico quotidiano, come accadeva prima della valorizzazione del sito, viene paragonata alla pretesa di attraversare in auto il Parco di Selinunte o raggiungere il fiume Gaggera passando liberamente dentro il Parco di Segesta.
L’associazione difende l’operato dell’attuale direttrice del Parco, Anna Occhipinti, sottolineando come sotto la sua guida il sito abbia vissuto un rilancio, con numerose iniziative culturali e scientifiche, aperture gratuite e una gestione più attenta.
«Il Parco non trarrebbe alcun giovamento dall’attraversamento libero richiesto – scrivono –. Insistere a chiamarlo “viale” dimostra poca considerazione per le vestigia romane che rappresentano il cuore del sito».
La lettera si conclude con un appello a respingere la petizione, ritenuta priva di sincero interesse per la salvaguardia del patrimonio archeologico cittadino.