Trapani si conferma tra le città meno care d’Italia. A dirlo sono i dati Istat relativi al mese di agosto, elaborati dall’Unione Nazionale Consumatori, che ha stilato la classifica del costo della vita nelle diverse aree del Paese.
Mentre Bolzano guida la graduatoria delle città più care, con un aggravio di spesa annuo pari a 697 euro per una famiglia media, Trapani si colloca quasi in fondo alla classifica: appena +139 euro l’anno, con un’inflazione tendenziale dello 0,6%. Meglio solo Brindisi (+138 euro), Benevento (+133 euro), Campobasso (+118 euro), Aosta (+83 euro) e Pisa (+81 euro), che risultano le città più “risparmiose” d’Italia.
La fotografia nazionale mostra forti differenze: Rimini (+661 euro), Belluno (+652) e Siena (+649) seguono Bolzano nella classifica delle città più care, mentre il Sud – e in particolare alcune aree della Sicilia – continua a segnare dati più contenuti.
Sicilia tra le regioni più virtuose
Guardando ai dati regionali, la Sicilia occupa la terza posizione tra le regioni meno care, con un rincaro medio annuo di 247 euro per famiglia e un’inflazione dell’1,1%. A risultare più virtuose soltanto la Valle d’Aosta (+111 euro, +0,4%) e il Molise (+142 euro, +0,6%).
In testa alla classifica opposta, quella delle regioni più costose, il Trentino Alto Adige, con +495 euro di spesa aggiuntiva annua per famiglia e un’inflazione dell’1,6%, seguito da Friuli Venezia Giulia (+493 euro) e da Veneto e Lazio (entrambe +483 euro).
Il commento
«Le differenze territoriali sono notevoli – sottolinea l’Unione Nazionale Consumatori – e se in alcune aree del Paese le famiglie devono far fronte a rincari molto pesanti, in altre, soprattutto al Sud, l’impatto è più contenuto. Ma l’aumento generalizzato dei prezzi resta un problema per tutti i cittadini».