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17/09/2025 06:00:00

Salemi. Ancora pochissimi loculi, e poi si profila l’ennesima emergenza?

Salemi. Ancora pochissimi loculi, e poi si profila l’ennesima emergenza?

Si scrive loculi, si legge, emergenza.

II numero dei loculi ancora disponibili sarebbero meno delle dita di una mano. 

E’ questo il dato sconfortante venuto fuori dopo una recente verifica effettuata dagli uffici comunali di Salemi, dopo la segnalazione fatta da Tp24 all’assessore competente sullo stato in cui si trovano alcuni loculi realizzati appena due anni fa. 

Le foto che pubblichiamo mostrano quelle eseguite a regola d’arte e quelle per le quali sono stati utilizzati materiali di scarsa qualità e sicuramente non idonee. 

Perché il cronista è costretto a usare sempre il termine “emergenza” ogniqualvolta deve affrontare l’argomento dei loculi cimiteriali?

Perché le Amministrazioni comunali non riescono a soddisfare il loro fabbisogno predisponendo in tempo la loro costruzione? 

Eppure, non si tratta di scadenze impreviste ed imprevedibili. 

Ogni comune, oltre ad essere dotato di un strumento di pianificazione urbanistica, il cosiddetto piano regolatore generale, deve averne anche uno cimiteriale.  

Un Piano cimiteriale viene redatto in base ad analisi delle statistiche demografiche del comune, grazie alle quali vengono comparati alcuni dati, tra cui quelli relativi al numero delle natalità, delle mortalità, e, perché no?, anche alle tendenze alla cremazione. Combinando tutti questi fattori con la durata delle concessioni cimiteriali, si può arrivare ad una proiezione che ci indica quanti loculi occorrono e quando. Salvo lo scoppio di impreviste epidemie, la curva del fabbisogno dovrebbe avere un andamento costante

E tuttavia il problema della loro mancanza si ripresenta come una spada di Damocle con una puntualità imbarazzante. 

Così è stato nel corso degli ultimi anni. Ricordiamo la crisi gravissima di 11 anni fa, quando un numero di bare superiore a quello consentito dalle leggi vigenti finirono depositate all'interno della camera mortuaria per l’ “improvvisa” carenza di loculi. E poi, a seguire, nel 2014, nel 2017 e così anche nel 2023. 

Durante queste crisi parlò pure di affidamento dei servizi cimiteriali ad una ditta esterna. 
Come l’eterno problema dell’acqua, anche quella dei loculi, e’ sempre all’ordine del giorno. 

Con interventi frammentari, si vive in perenne stato emergenziale fino ad arrivare ai nostri giorni. 

Avevamo sperato in un cambiamento di rotta quando, agli inizi del 2024, il Comune utilizzò 480mila euro, fondi del Pnrr, per la sistemazione della strada adiacente al camposanto. In quell’occasione il sindaco Domenico Venuti, e l'assessore ai Lavori pubblici Calogero Angelo, dissero che si trattava di "Un intervento necessario per prevenire l'insorgere di problemi più grossi nell'area del nuovo cimitero”, per poi sottolineare “Il cantiere consentirà inoltre di liberare spazi per la realizzazione di nuovi loculi". 

A confermare che già oltre un anno fa, si sapeva della necessità di nuovi loculi.

Ancora una volta, invece, si preferisce arrivare all’ultimo momento.

E se la stessa cosa avvenisse per l’organizzazione degli eventi in occasione delle festività natalizie, per l’Estate salemitana o per la settimana di San Giuseppe? 

In quelle rare occasioni in cui è avvenuto un ritardato della pubblicazione del programma di qualche giorno, la gente ha cominciato a rumoreggiare e le critiche sui social non si sono fatte attendere. 

In fondo si richiede lo stesso impegno profuso alle “busiate” o al concerto del cantante di turno. 

Nell’antica Roma, come diceva Giovenale, con il “Panem et circenses” alla plebe, oltre ai divertimenti, si assicurava anche il pane.

 

Franco Ciro Lo Re