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17/09/2025 12:10:00

Trapani, cimitero pieno e memoria persa

A Trapani il problema del cimitero non può più essere definito “emergenza”. È una realtà strutturale, che si trascina da anni senza soluzioni concrete. Oggi i loculi sono pieni, le salme restano in attesa di sepoltura e il Comune ricorre a ordinanze contingibili e urgenti, spesso accompagnate da estumulazioni che rischiano di cancellare non solo resti mortali, ma anche memoria e dignità.

A denunciare la situazione è Natale Salvo, portavoce di Sinistra Libertaria: «Ogni anno a Trapani muoiono circa 500 persone. Era inevitabile che gli spazi si saturassero. Non c’è stata programmazione. Né dalle giunte passate, né da quella attuale guidata da Tranchida. Eppure la gestione del servizio è in attivo. Sarebbe possibile costruire nuovi loculi a lotti, senza attendere 7 milioni di euro per 3.000 posti tutti insieme. Ma si preferisce continuare a vivere tra emergenze».

Il tema, secondo Salvo, non è solo numerico. C’è anche un vuoto di visione e di coraggio politico. «Serve un forno crematorio consortile tra più comuni — propone —. Serve informazione e incentivi fiscali per spingere la cremazione, che al Nord funziona bene e riduce il consumo di spazio. Ma nessuno, né oggi né in passato, ha avuto il coraggio di aprire questo dibattito».

La questione riguarda anche la memoria collettiva. «Le estumulazioni non cancellano solo resti mortali, ma anche lapidi, simboli, poesie, tracce della nostra storia. Se chi di dovere non prenderà provvedimenti, tra nove anni — dato che la legge autorizza estumulazioni dopo 50 anni — un futuro sindaco potrebbe arrivare a estumulare le salme dei quattro marittimi trapanesi morti nel 1991 nel rogo della Moby Prince. Sarebbe come uccidere la memoria di quella tragedia!».

Per il portavoce di Sinistra Libertaria, il confronto con altre realtà europee è impietoso. «In città come Molenbeek, in Belgio, i cimiteri sono tutelati e valorizzati. Vengono distribuiti perfino opuscoli illustrativi per i visitatori. A Trapani, invece, perdiamo pezzi della nostra identità. Un cimitero non è solo un luogo di sepoltura. È memoria, civiltà. È tempo che la città e i suoi amministratori se ne rendano conto».