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22/09/2025 15:00:00

“Quando Armani disse di no a un passaggio in vespa: due ricordi panteschi di Re Giorgio”

Il ricordo di Giorgio Armani, che ha fatto dello stile, dell’eleganza in tutte le sue declinazioni e della sobrietà la sua cifra esistenziale. A tal proposito ho due aneddoti da raccontare.

 

Nel 1988 ero a Pantelleria con alcuni amici. Tornavamo da un’escursione in mare con un gommone noleggiato al porticciolo di Gadir. Al rientro sbarcò anche Giorgio Armani con i suoi ospiti: tra di loro riconobbi una splendida Claudia Cardinale. Venne a prenderli l’iconico pulmino Volkswagen, ma non potendo trasportarli tutti, Armani lasciò spazio ai suoi invitati.

 

Io ero in Vespa con la donna che sarebbe diventata la madre di mio figlio. Le dissi scherzando: «Se scendi, gli do un passaggio». Lei rispose di sì. Io ribadii che stavo celiando, lei replicò invece di no. Continuai a giocare e andai da lui: «Sig. Armani, vuole un passaggio?». Lui sorrise: «No, grazie, tra poco sono arrivato. E comunque fai risalire la ragazza».

 

Il secondo episodio accadde la sera stessa. Andammo all’Oxidiana: tre dei miei amici studiavano moda a Milano. Eravamo in fila per entrare quando arrivò Armani. Lo salutai, lui ricambiò e mi disse: «Entra con me insieme ai tuoi amici». Io risposi: «No, grazie». E lui aggiunse: «Vi aspetto nel mio privé». Non ci andai, con grande dispiacere dei miei amici, due dei quali oggi disegnano per la moda.

 

Un re di stile, in tutti i suoi comportamenti.

 

Pantelleria allora era più selvaggia e vibrava di cultura. Aveva anche un suo festival del cinema. Grazie ai miei amici conobbi i creatori di Sharra Pagano, artigiani di bigiotteria di altissimo livello, e il designer Flavio Albanese, poi diventato anche direttore di Domus.

Chiudo ricordando un’anima di quell’estate: il marsalese Enzo Domingo. Ma marsalesi lo erano quasi tutti, tranne due: un giovane PR che, con la moglie Giusi Parrinello – figlia di Carlo, deceduto nella strage di Ustica – ha poi fondato a Milano un’agenzia di pubblicità con particolare attenzione alla moda e al lusso. Sempre ispirandosi a Re Giorgio, ma senza mai dimenticare le origini marsalesi.

 

Vittorio Alfieri