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28/09/2025 06:00:00

Trapani, partono i lavori al Cappuccinelli. Ma la scuola per adulti è già un caso

Procedono finalmente i lavori di recupero anche nel quartiere Cappuccinelli, uno dei rioni più emblematici di Trapani che tenta di rinascere. Nel vecchio ex Mattatoio comunale è stato aperto un varco sul lato mare, per restituire alla struttura una connessione visiva e funzionale col litorale. Non solo ponteggi e cemento: si punta a disegnare una città più aperta, vivibile, integrata.

Il progetto rientra in PINQuA, il piano nazionale per la qualità dell’abitare finanziato dal PNRR. Dietro quell’acronimo c’è un’operazione concreta: rifare case, strade, piazze, cortili, infrastrutture e servizi sociali in un quartiere che da decenni vive disagi. Il progetto vale oltre 15 milioni di euro.

Il quartiere Cappuccinelli ha una reputazione fin troppo nota: “il rione che si allaga ogni volta che piove”. Le fogne miste, ormai inefficaci, saltano; gli infissi IACP, molti resi malandati, sono stati cambiati in autonomia da residenti che non ne potevano più; i marciapiedi sono impraticabili per chi ha difficoltà motorie. Intanto, i primi ponteggi spuntano: ma tra speranza e ostacoli, la fiducia vacilla.

Sul fronte logistico, il piano prevede la riqualificazione di tutti gli edifici popolari: i cinque stabili a corte (D, E, F, G, H, per 116 alloggi) e i due palazzoni X1 e X2 (70 alloggi). Si interverrà su facciate, infissi, cappotti, pannelli solari. Parallelamente, verranno rifatti strade, marciapiedi, fogne, illuminazione, aree verdi, parcheggi.

Due piazze saranno protagoniste: Piazza Senatore Grammatico, trasformata con arredi urbani e spazi ricreativi, e Piazza Tenente Caruso, con il campetto aggiornato. In più, due campi da padel e un campo polivalente. Al piano terra dell’edificio X2 nasceranno spazi sociali, in collaborazione con associazioni del terzo settore: non solo case, ma relazioni.

Per evitare ritardi ammministrativi, il Comune ha attivato da qualche mese fa uno sportello dedicato ai residenti, per raccogliere segnalazioni, leggere le mappe dei cantieri, gestire richieste di regolarizzazione edilizia. Una misura necessaria in un quartiere dove abusi e difformità sono radicati.

Il problema più urgente, però, rimane la carenza di manodopera. Molti cantieri PNRR in Italia stanno rallentando per mancanza di tecnici, muratori, elettricisti. Per questo  è stato fatto un appello pubblico e si è coinvolto Ance e i sindacati per trovare risorse locali: senza forza lavoro, non si parte.

Procedono intanto i lavori di recupero dell’ex Mattatoio comunale, destinato a diventare uno studentato universitario. Nelle scorse settimane è stato aperto un varco verso il mare, eliminando una vecchia struttura che ostruiva la vista e il collegamento diretto con il litorale. Ma non mancano le criticità: una parte dell’ex Mattatoio è già stata affidata a una scuola statale per adulti Cipia e, secondo quanto denunciato dai consiglieri di opposizione Tore Fileccia (Movimento Futuro) e Nicola Lamia (Fratelli d’Italia), alcuni locali presenterebbero infiltrazioni d’acqua e infissi privi di isolamento termico, con evidenti disagi per gli studenti.

Arriveranno ulteriori risorse che abbiamo intercettato partecipando a nuovi bandi " ha assicurato il sindaco Tranchida.

Nel panorama più ampio, Trapani è capofila della FUA (Area Funzionale Urbana): una rete di Comuni – da Erice a Marsala, da Mazara a Paceco – che punta a una strategia condivisa per accedere ai fondi UE 2021?2027. L’obiettivo è costruire progetti maturi e attuabili, in sinergia tra territori. Se funzionerà, i milioni che arriveranno potranno dare sostanza alla rigenerazione del territorio, non solo dei quartieri.