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29/09/2025 10:34:00

Musica e neurodiversità, al Conservatorio di Trapani due giornate di studio e inclusione

Un ponte tra musica, educazione e inclusione. È quanto ha realizzato il Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani con due giornate di studio, il 25 e 26 settembre 2025, nell’ambito del Festival Scontrino, dedicando attenzione e approfondimento al tema della neurodiversità e dell’accessibilità nell’alta formazione musicale.

I seminari, che si sono svolti nella Biblioteca d’Istituto, hanno affrontato temi complessi ma fondamentali: disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), ADHD, bisogni educativi speciali (BES), disabilità sensoriali e disturbi dello spettro autistico. L’iniziativa, sostenuta dal gratuito patrocinio di importanti realtà come UICI, AID e AIFA APS, è stata diretta dal M° Elisa Cordova, Direttrice del Conservatorio, con il coordinamento del M° Paolo Morana per l’Ufficio Produzione.

 

Musica e DSA: un’opportunità educativa

Il primo seminario, dal titolo “Neurodiversità e didattica musicale: strumenti e approcci inclusivi per DSA, ADHD e BES”, si è aperto con l’intervento della Prof.ssa Paola Ivana Dato, che ha offerto un inquadramento generale sulle possibilità di adattamento della didattica musicale in chiave inclusiva. Un approccio personalizzato, ha spiegato, è essenziale per valorizzare i diversi profili cognitivi degli studenti.

A seguire, il pedagogista Ferdinando Sanzeri (ASP 9 Trapani), ha proposto una riflessione a partire da testimonianze dirette di persone con DSA, evidenziando l'importanza della diagnosi precoce e della progettazione didattica personalizzata. Il logopedista Giuseppe D’Ales (AID Trapani) ha ribadito la necessità di formazione continua per i docenti di musica, affinché possano riconoscere e supportare i bisogni degli studenti con disturbi dell’apprendimento.

Anche la Dott.ssa Rosalia Rinaldi (ASP Trapani) e il Dott. Matteo Sclafani (AIDAI Sicilia) hanno contribuito a delineare le caratteristiche dell’ADHD e le ricadute che questo può avere nei percorsi educativi, sottolineando l'importanza del raccordo tra scuola, sanità e famiglia. La voce delle famiglie è stata rappresentata da Paola Forte di AIFA APS, che ha richiamato la necessità di fare rete tra istituzioni, associazioni e operatori.

 

Accessibilità e autismo: una nuova via musicale

La seconda giornata, intitolata “Musica senza barriere: percorsi inclusivi tra studio, esecuzione e fruizione”, ha ampliato la riflessione alle disabilità sensoriali e ai disturbi del neurosviluppo. Il neuropsichiatra infantile Pio Martines ha tracciato un percorso tra diagnosi precoce e impatto scolastico. La psicologa Filippa Alfano ha illustrato come la musica possa diventare una leva terapeutica per la gestione dei comportamenti problema nei bambini con disturbi dello spettro autistico.

Particolarmente toccante il contributo della Prof.ssa Paola Ivana Dato dedicato agli studenti con autismo, mentre il M° Giuseppe Nicotra ha illustrato il “Braille Music Editor”, software per la notazione musicale accessibile. In collegamento, la musicista non vedente Anna Nicotra ha presentato il “MUVIE Project”, una biblioteca musicale digitale interattiva con comandi vocali e feedback sonori, pensata per rendere la musica davvero per tutti.

 

La testimonianza di chi vive la musica da vicino

Diversi gli interventi di musicisti e operatori attivi sul campo: Ugo Guagliardo e Ivano Zanotti hanno condiviso le loro esperienze tra docenza e volontariato, evidenziando il valore umano e sociale della musica inclusiva. Anche le associazioni del territorio hanno fatto sentire la loro voce: Pietro Catalano e Ignazio Grillo (UICI Trapani), e Pina Asaro (Associazione “Formare e Motivare”) hanno sottolineato l'importanza delle sinergie tra istituzioni musicali e terzo settore.

A concludere le due intense giornate, le testimonianze di Abele Gallo e Valentina La Colla D’Angelo, tutor alla pari del Conservatorio, che hanno raccontato come il laboratorio musicale possa diventare uno spazio di crescita, autonomia e cittadinanza attiva.

Il contributo scientifico e metodologico della Prof.ssa Paola Ivana Dato è stato centrale per l’intera iniziativa. Le due giornate hanno dimostrato come la musica, se insegnata con competenza e sensibilità, possa superare barriere e diventare veicolo di inclusione reale. Un messaggio forte, lanciato proprio da Trapani, che merita di essere raccolto e rilanciato anche a livello nazionale.