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30/09/2025 15:39:00

Trapani: il WWF ringrazia la Guardia Costiera per l'operazione alla Riserva delle Saline

Il WWF Italia ha espresso il proprio apprezzamento per l’operazione della Capitaneria di Porto di Trapani che ha portato, questa mattina, all'arresto di due coniugi trapanesi accusati di incendiamento di rifiuti speciali in un'area adiacente alla Riserva Naturale delle "Saline di Trapani e Paceco". Un atto illecito che non solo danneggia l'ambiente, ma mette a rischio anche la biodiversità di una zona già fortemente compromessa da attività illegali.

 

L'area in questione, vicina ai fiumi Lenzi e Baiata, era di fatto trasformata in una discarica abusiva. L'intervento della Guardia Costiera ha permesso di fermare i due responsabili, già noti alle forze dell'ordine, e di sequestrare l'area, evitando un ulteriore danno a questo fragile ecosistema. La Direttrice della Riserva, Silvana Piacentino, ha voluto ringraziare pubblicamente la Capitaneria di Porto di Trapani, sottolineando l’importanza della sinergia tra le istituzioni e il WWF nella lotta contro il crimine ambientale: “Negli anni, i militari hanno dimostrato grande professionalità e determinazione. Il loro impegno costante ha contribuito a proteggere non solo le nostre acque e il nostro suolo, ma anche a prevenire e reprimere condotte illecite che minacciano un patrimonio naturale unico.”

 

Tuttavia, come evidenziato dalla stessa Piacentino, questo episodio è solo l'ultimo di una serie di casi di inquinamento che, purtroppo, non sembrano avere fine. "Il fenomeno è grave e si è manifestato in maniera estesa e continuativa su un'area vasta. Le immagini raccolte negli anni parlano chiaro: non bastano operazioni spot. Servono interventi costanti, coordinati e mirati per reprimere gli illeciti, ma anche per avviare progetti di risanamento e bonifica. Solo così potremo restituire questi luoghi alla collettività e alla natura."

 

Nonostante gli arresti e le condanne in passato, il problema persiste. "Ancora oggi, chi brucia i rifiuti continua a farlo, e chi smaltisce illegalmente non sembra fermarsi. La causa è chiara: si tratta di un problema culturale", ha affermato la direttrice. La situazione è complessa e legata a una combinazione di ignoranza, mancanza di consapevolezza dei danni provocati e, in alcuni casi, veri e propri traffici illeciti di rifiuti organizzati per profitto.

 

Piacentino ha poi evidenziato un altro aspetto fondamentale della questione: "La responsabilità non è solo di chi commette l'illecito, ma anche di chi sceglie di non vedere. Se ognuno di noi, di fronte a discariche illegali, furgoni carichi di rifiuti o colonne di fumo che si alzano nell'aria, decide di voltarsi dall’altra parte, siamo tutti complici di questo degrado. La vera sfida è culturale: difendere l’ambiente significa difendere la nostra salute e il futuro delle nostre comunità."

In un contesto dove i crimini ambientali sono un problema sempre più diffuso, la collaborazione tra le forze dell'ordine e le associazioni ambientaliste come il WWF è fondamentale. L'operazione di questa mattina è solo un esempio di come un lavoro costante e ben coordinato possa portare a risultati concreti nella protezione di aree naturali di grande valore.

 

L'auspicio del WWF è che episodi come questi possano sensibilizzare l'opinione pubblica e incoraggiare un impegno condiviso nella difesa dell'ambiente. Il futuro della Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, e di tante altre aree protette, dipende dalla capacità di tutti – cittadini, autorità locali e istituzioni – di lavorare insieme per contrastare i crimini ambientali e promuovere un modello di sviluppo sostenibile. “Ogni passo verso la legalità e la tutela ambientale è un passo verso un futuro migliore per tutti", ha concluso Piacentino.