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29/09/2025 16:16:00

Trapani, incendiano rifiuti nella Riserva delle Saline: arrestati due coniugi

Sono stati sorpresi mentre davano fuoco a rifiuti speciali in un’area protetta, trasformata in una vera e propria discarica abusiva. È successo nella Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, dove personale militare della Guardia Costiera ha arrestato in flagranza due coniugi trapanesi, già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici.

L’arresto è avvenuto nella giornata di oggi, durante un’operazione di controllo ambientale seguita a numerose segnalazioni da parte dei cittadini. Nelle ultime settimane, infatti, erano stati più volte segnalati abbandoni e roghi sospetti nella zona del plesso industriale dismesso delle ex Fonderie Genovese, un’area oggi completamente abbandonata che sorge nelle adiacenze del fiume Lenzi-Baiata e a ridosso del sito naturalistico gestito dal WWF Italia.

 

Una discarica in piena riserva

Quando i militari della Guardia Costiera sono arrivati sul posto, hanno colto i due coniugi sul fatto: stavano bruciando rifiuti speciali all’interno dell’area industriale dismessa. Intorno a loro, una quantità impressionante di rifiuti accumulati, tale da far apparire la zona come una discarica a cielo aperto. Tra i materiali abbandonati anche diverse autovetture, la cui provenienza sarà oggetto di ulteriori indagini.

I due responsabili sono stati arrestati con l’accusa di combustione illecita di rifiuti, e si trovano ora agli arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’intera area è stata posta sotto sequestro, compresi i veicoli trovati sul posto.

 

Una zona protetta, sotto attacco

L’area interessata è sottoposta a vincoli paesaggistici e rientra nei siti della rete europea “Natura 2000”, ovvero le zone di importanza comunitaria per la biodiversità e la tutela ambientale. In particolare, il fiume Lenzi-Baiata e la Riserva delle Saline rappresentano ecosistemi delicatissimi e fondamentali per la fauna migratoria.

Le autorità sottolineano come atti di questo tipo, oltre a costituire gravi reati ambientali, rappresentino un attacco diretto alla tutela del territorio e alla sicurezza dei cittadini. I controlli da parte della Guardia Costiera proseguiranno nei prossimi giorni, proprio per prevenire nuovi episodi simili e proteggere uno dei patrimoni naturalistici più importanti del territorio trapanese.