A Trapani l’acqua è tornata a regime dopo due giorni di disagi, ma resta la certezza che basta un blackout Enel per mettere in ginocchio l’intero sistema idrico cittadino. È successo ancora una volta: il 1° ottobre tutti i pozzi di Bresciana sono andati in fermo, le vasche di accumulo si sono svuotate e la città è rimasta a secco.
Già ieri l’amministrazione aveva avvertito che i disagi si sarebbero protratti almeno fino a oggi, con distribuzione regolare prevista soltanto da domenica. Il sindaco Giacomo Tranchida aveva parlato di “enormi disagi per la comunità cittadina” e annunciato che i danni materiali verranno addebitati a Enel, convocata a un confronto per trovare soluzioni definitive. Anche il geometra Zimmardi, responsabile del Servizio Idrico, aveva scritto a Enel Distribuzione per contestare i guasti.
A chiarire ulteriormente il quadro, il dirigente comunale Orazio Amenta, che non nasconde la precarietà di un sistema che viaggia sempre sul filo. “Sul TR 13 la corrente è stata ripristinata 24 ore dopo – spiega – e due motori, il TR 11 e l’8B, hanno subito danni. Nonostante le riparazioni immediate, alcuni pozzi sono ripartiti e altri no. Abbiamo acceso Marracco, che era stato spento, per tamponare l’emergenza, ma siamo rimasti con 15 pozzi attivi su 17”.
Un diciottesimo pozzo è stato scavato, ma non può ancora essere utilizzato: “L’acqua non è limpida, quindi non possiamo metterlo in rete”. Intanto le ditte incaricate lavorano per riparare i motori danneggiati: uno dovrebbe tornare operativo già oggi, l’altro lunedì.
Il problema, ribadisce Amenta, è strutturale e tutto a carico della rete elettrica. “Enel ci aveva chiesto l’anno scorso lavori sulle cabine, li abbiamo fatti tutti. Eppure i guasti continuano. Ogni calo di tensione brucia un motore, come succede con gli elettrodomestici in casa. Solo che qui i danni vanno dai 10 ai 20 mila euro a pozzo. A giugno ne sono saltati sette, ora due. Non possiamo farci nulla: dipende da loro”.
A rendere più amara la situazione c’è la mancanza di alternative. “Una volta c’era Sicilia Acque, si chiedevano 30 litri in più e si risolveva. Oggi no: Trapani ha solo Bresciana. Se funziona bene, se no restiamo a secco. E con 17 pozzi su 18 a malapena riusciamo a coprire il fabbisogno, non abbiamo margini di sicurezza”.
Così, mentre oggi pomeriggio il centro storico inizierà a ricevere acqua, la distribuzione completa avverrà soltanto domani 5 ottobre. Trapani Nuova, invece, slitterà di un turno e dovrà aspettare dopodomani.
Conclusione amara di Amenta: “Abbiamo fatto tutto quello che ci hanno chiesto, ma i guasti continuano. È un sistema senza ridondanza, basta un temporale per fermare tutto. Questa volta siamo rientrati in meno di 48 ore, ma non possiamo chiamarla normalità”.